farmacoresistenza
farmacoresistènza s. f. – La capacità, naturale o acquisita, temporanea o definitiva, di determinate specie o ceppi di microrganismi di resistere all'azione di sostanze (antibiotici, chemioterapici, antimicotici, antiparassitari o altro) che possono causarne la morte o arrestarne l'accrescimento. Nella maggior parte dei casi, il fenomeno è imputabile a meccanismi di mutazione e selezione, con la conseguente sopravvivenza di ceppi o linee resistenti al composto chimico in questione; più raramente ad altre cause, come il progressivo adattamento biologico nei confronti dell’azione lesiva esercitata dal farmaco, dall’antiparassitario o altro. Lo sviluppo di ceppi resistenti può essere considerato una risposta evolutiva alla pressione selettiva dei farmaci, quando questi non riescano a sopprimere completamente la riproduzione dei microrganismi. Quindi, fattori che possono favorire questo fenomeno sono la prescrizione inadeguata dei farmaci antinfettivi (per es., dosi inappropriate o scelta di farmaci solo parzialmente efficaci), la loro assunzione irregolare o l’abbandono della terapia, la scarsa qualità dei farmaci utilizzati. Le malattie infettive più importanti, come le malattie diarroiche, le infezioni del tratto respiratorio, le malattie a trasmissione sessuale e le infezioni ospedaliere, stanno conoscendo un aumento di batteri resistenti. Alcuni esempi: Streptococcus pneumoniae resistente alla penicillina, Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, l’enterococco resistente alla vancomicina, la salmonella multiresistente. Nel primo decennio del 21° sec. il fenomeno delle infezioni farmacoresistenti ha cominciato a interessare in modo piuttosto significativo anche le infezioni virali. Un esempio assai rilevante è rappresentato dall’HIV, il virus responsabile dell’AIDS. Alla fine degli anni Novanta del 20° sec. è entrata nella pratica clinica un’efficace terapia di questa infezione basata sull’uso combinato di tre classi di farmaci, ma dopo meno di dieci anni sono già apparsi ceppi di virus resistenti a tutti o quasi i farmaci disponibili.