FARNACE II (Φάρναξ, Pharnàces)
Re del Bosforo Cimmerio, figlio di Mitridate VI Eupatore.
Ingrandì notevolmente il regno del Bosforo; durante la guerra fra Cesare e Pompeo colonizzò la Colchide, parte dell'Armenia e della Cappadocia, sconfisse Calvino, luogotenente di Cesare, ottenendo buona parte del Ponto, ma fu sconfitto a Zela. Venne ucciso in una rivolta (47 a. C.).
La sua data di nascita deve cadere attorno al 97 (Appian., Mithrid., 120 extr.). Era salito al trono nel 63 a. C. dopo il suicidio del padre, la cui salma imbalsamata e carica di preziosi fu da lui consegnata a Pompeo che le fece render onori regali a Sinope, riconoscendo la sovranità di F. non su tutto il regno, ma sul solo Bosforo esclusa Phanagoria che venne successivamente assediata e conquistata.
La testa diademata del re, di profilo a destra, che appare nei tipi di stateri aurei, offre, dal punto di vista fisionomico, una grandissima somiglianza con quella del padre Mitridate VI, raffigurata nelle monete di questi, con divergenze appena sensibili negli occhi, più sporgenti, e nel naso, più grosso e carnoso, mentre concordano la fronte convessa ed il mento aguzzo e prominente. Coincide anche l'ampia capigliatura che scende sulla nuca in chiome inanellate e serpentine. Caratteristica, questa, in cui è evidente l'influsso di un tipo "apollineo" (cfr. il ritratto monetale di Alessandro Magno) e che si ripete in effigi di re del Bosforo e del Ponto, a cominciare da Parisatide (principio del III sec. a. C.) a Mitridate VI, e F., e che viene continuato nei tipi di Asandros, di Reskuporis (v. parthi, re dei) e di altri successivi sovrani. Tipo che risale perciò, in ultima analisi, alla fase iniziale dell'ellenismo.
Bibl.: E. Diehl, in Pauly-Wissowa, XIX, 2, c. 1850, s. v. Pharnakes, n. 2; F. Imhoof-Blumer, Porträtköpfe auf antiken Münzen Hellen. u. Hellenisierter Völker, Lipsia 1885, tav. V, 5; British Museum Coinage, Bosphoros, p. XXXI; B. V. Head, Historia numorum2 Oxford 1911, p. 504.