FARNESE, Odoardo (o Edoardo), cardinale
Secondogenito di Alessandro, terzo duca di Parma e Piacenza, nato a Parma nel 1573. Alla morte del fratello, duca Ranuccio I (5 marzo 1622), per la minore età del principe ereditario Edoardo (v. edoardo farnese, XIII, p. 488), assunse, per disposizione testamentaria, la reggenza del ducato. Benché Odoardo fosse stato elevato alla porpora fino dal 1592, suo fratello Ranuccio, stante la sterilità della moglie, Margherita Aldobrandini, nipote di Clemente VIII, non aveva permesso che prendesse subito gli ordini sacri, per tenergli aperta la via alla successione. Fu poi vescovo di Tuscolo, di Sabina e di Frascati (1624) senza cessare di prestare l'opera sua al fratello, che lo teneva al corrente degli affari di stato.
Uomo di spirito largo, tutt'altro che intransigente e fanatico pratico dell'arte di governare, visse a Parma da gran signore e diede splendore regale al palazzo Farnese in Roma, dove dimorava abitualmente, e al palazzo di Caprarola; provvide la chiesa del Gesù eretta dallo zio, il cardinale Alessandro, della monumentale sagrestia e fabbricò anche la contigua Casa professa del Generale dei gesuiti coi disegni di G. Rainaldi. Come reggente, proseguì e sviluppò la politica rigidamente assolutistica di Ranuccio, se pure specie all'inizio, con maggiore benignità: compiendo così lo schiacciamento e asservimento della nobiltà. Preoccupazione costante del card. Odoardo fu anche l'educazione del decenne nipotino. Morì a Parma il 21 febbraio 1626, quando il pupillo non aveva ancora compiuto i 14 anni.
Bibl.: Bazzi-Benassi, Storia di Parma, Parma 1908; U. Benassi, I natali e l'educazione del duca Odoardo Farnese (1627-1646), in Arch. stor. prov. parm., n. s., IX (1909); id., Curiosità storiche parmigiane, Parma 1914; id., Governo assoluto e città suddita nel primo Seicento: Piacenza sotto il card. reggente Odoardo Farnese, in Boll. stor. piac., XII (1917) e XIII (1918).