Tipo comico della commedia napoletana del 18° sec.; appare in aspetto sempre serio e accigliato, tutto vestito di nero, all’antica, come avvocatuccio (‘paglietta’) o, più spesso, come maestro di casa, nella commedia di F. Cerlone. La comicità del personaggio si manifesta nella boriosa sicumera con cui parla un suo linguaggio che vorrebbe essere dignitoso ma riesce grottesco, un napoletano toscanizzato con continui controsensi e ridicole storpiature grammaticali. Fu impersonato eccellentemente da Francesco Massaro (m. nel 1768) e poi da Luigi Parisi.