fattore di crescita
fattóre di créscita locuz. sost. m. – Molecola di natura proteica in grado di stimolare e regolare la crescita e la proliferazione delle cellule. I fattori di crescita controllano i seguenti processi: a) la sopravvivenza cellulare, tramite l'inibizione del processo di morte cellulare programmata o apoptosi; b) l'induzione della proliferazione o al contrario l’arresto del ciclo cellulare; c) la riorganizzazione del citoscheletro con conseguente cambio di morfologia; d) la modulazione dell’adesione tra cellula e cellula e tra cellula e matrice extracellulare; e) il controllo della migrazione cellulare; f) la regolazione dell’espressione genica con conseguente definizione del fenotipo differenziato. I fattori di crescita, secreti nel mezzo extracellulare, possono agire sulla stessa cellula che li ha prodotti (meccanismo d’azione autocrino), sulle cellule vicine (meccanismo paracrino) oppure a distanza. Una volta raggiunta la cellula bersaglio i fattori di crescita si legano a uno o più tipi di recettori, esposti sulla superficie cellulare. A seguito della formazione del complesso fattore di crescita-recettore è generato all’interno della cellula bersaglio un certo numero limitato di 'secondi messaggeri', molecole che a loro volta controllano una serie di vie biochimiche all'interno della cellula, regolando l’attività di enzimi e fattori di trascrizione. Tra le famiglie più note di fattori di crescita vi sono: a) le neurotrofine (tra le quali l'NGF, Nerve growth factor, il primo a essere identificato, descritto nel 1951 da Rita Levi-Montalcini e Viktor Hamburger), che agiscono soprattutto su cellule nervose; b) la super famiglia del TGF-β (Tumor growth factor), che esercita svariate funzioni cellulari; c) la famiglia Wnt, che regola la proliferazione e il differenziamento delle cellule.