HÉLIE, Faustin
Giurista, nato a Caen il 31 marzo 1799, morto a Parigi nel 1884. Entrò al Ministero della giustizia, dove percorse i varî gradi sino a divenire nel 1848, dopo la rivoluzione di febbraio, direttore degli affari criminali. La fama acquistata dai suoi lavori in diritto criminale indusse il governo provvisorio a dargli la cattedra al Collège de France. Nel 1849 divenne consigliere alla Corte di cassazione e nel 1855 membro dell'Accademia delle scienze morali e politiche.
Opere principali: Du Jury appliqué aux délits de la presse, Parigi 1834; Théorie du Code Pénal, Parigi 1834-42, voll. 8 (in collabor. con Chaveau); 2a ed. 1856, voll. 6; Traité de l'instruction criminelle, Parigi 1845-58, in 8 volumi; fondò con Chaveau il Journal du droit criminel, collaborò alle raccolte dei Codes annotés del Sirey.