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ANDERLONI, Faustino e il fratello Pietro

di Odoardo Hillyer Giglioli - Enciclopedia Italiana (1929)
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ANDERLONI, Faustino e il fratello Pietro

Odoardo Hillyer Giglioli

Incisori al bulino. Faustino, nato a S. Eufemia presso Brescia nel 1766 e morto a Pavia il 9 gennaio 1847, si può considerare uno dei migliori interpreti della classica incisione a bulino nel sec. XIX, un esecutore accuratissimo che seppe ottenere a sottili tratteggi morbidezze di modellatura e sfumature di ombre mirabili nelle figure da lui incise. A 18 anni ebbe l'incarico d'intagliare le tavole per l'opera anatomica dello Scarpa, ma si limitò a fornire i disegni, incidendo solo la prima tavola. Nel 1801 fu nominato dalla Repubblica Cisalpina professore di disegno nell'Università di Pavia. I suoi saggi più notevoli sono: la Madoma Bridgewater di Raffaello (1824), una S. Famiglia del Poussin, allora in possesso di V. Zanetti, un ritratto di Vittorio Emanuele I re di Sardegna, la cui bella prova conservata agli Uffizî di Firenze porta la dedica autografa dell'Anderloni al frate Luigi Lepri, con la data 1836. Ebbe scolaro e collaboratore Giovita Garavaglia. marito della sorella Giulia.

Pietro, nato anch'egli a S. Eufemia il 12 ottobre 1785 e morto il 13 ottobre 1849 a Galbiate (Lecco), studiò prima con Stefano Pollazzi, poi col fratello Faustino. A diciassette anni dava già prova della sua abilità con un piccolo ritratto del canonico Cecchi. Più tardi incise cinque delle tavole per l'opera sullo Aneurisma dello Scarpa, pubblicata nel 1804. Molto dovette al suo maestro Giuseppe Longhi, ma in fondo rimase un continuatore fedele del metodo del fratello. Ebbe molte commissioni e ottenne premî e medaglie. Del 1818 è la stampa del Mosè al pozzo di Madian, dal Poussin; del 1821, quella dell'Adultera, da Tiziano; ma il suo periodo migliore va dal 1824 al 1845. Qui rivela le sue qualità nel nitido e morbido uso del bulino e un gusto più esperto nella scelta di opere più conformi al suo temperamento artistico. Del 1830 è la stampa dell'Eliodoro di Raffaello, che fu giudicata migliore di quella del Volpato; del 1831, quella della Madonna del Paesaggio, e del 1845, quella del Giudizio di Salomone, sempre da Raffaello.

Bibl.: E. Anderloni, Opere e vita di Pietro Anderloni, Milano 1903; P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907.

Vedi anche
Raffaèllo Sanzio Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione artistica le suggestioni artistico-letterarie della corte urbinate, dove nella seconda metà ...
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Altri risultati per ANDERLONI, Faustino e il fratello Pietro
  • ANDERLONI, Pietro
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
    Alfredo Petrucci Fratello di Faustino ed ultimo dei sette figli di Giov. Battista. Nacque il 12 ott. 1785 nella patema dimora di campagna di S. Eufemia presso Brescia. Anche lui, come il fratello, prese le prime lezioni di disegno a Brescia, con l'intenzione di diventare pittore. Ebbe a maestro Stefano ...
Vocabolario
fratèllo
fratello fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., contrapponendosi a sorella, indica sempre...
Fratellista
fratellista s. f. e m. Chi sostiene la formazione politica Fratelli d’Italia o ne fa parte. ◆ Fratelli quasi fratellisti. Dopo tanto peregrinare, Pino e Tonino Gentile sono forse riusciti a trovare una nuova casa. Falliti i tentativi di ostacolare...
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