FAUSTINUS (Faustinus)
Mosaicista. Il nome è romano. L'iscrizione con la sua firma fu trovata nell'antico centro di Arkassa, a Scarpanto, nella chiesa di S. Anastasia (V-VI sec. d. C.).
Il mosaico si estende nell'atrio, nel nartece e in tutta la chiesa; nell'atrio vi è un'iscrizione coi nomi di Georgios e Cosmas, mentre Faustinus e Martirios si firmano nel mosaico del nartece, ed è incerto se alla loro opera sia dovuto anche il mosaico di tutta la chiesa. Il mosaico è a tessere di vario colore; prevalgono il nero e il bianco mentre più raro è l'uso del giallo, del cenere, del rosso, del verde e del turchino. I motivi sono prevalentemente geometrici, ma vi è anche qualche motivo floreale, come rosette, rametti con boccioli, tralci di edera; dentro certi riquadri sono alcuni soggetti figurati, come zucche, uccelli, pesci appaiati o incrociati. Non si sa se questi abbiano valore di simboli cristiani, mentre la cosa è certa per il kàntharos che versa acqua tra due palme e che occupa il riquadro centrale della chiesa, e per i due cervi che si abbeverano alla kölix, e che sono l'ornamento base della grande iscrizione davanti alla porta con le firme di Georgios e Cosmas. Nel mosaico si notano elementi orientali, ed esso appartiene all'insieme di mosaici caratteristici delle prime chiese cristiane di tutto il bacino del Mediterraneo dalle coste della Siria a quelle dell'Adriatico.
Bibl.: A. Della Seta, in Boll. d'Arte, XVIII, 1924, pp. 90, 91; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, in Latomus, IX, 1950, p. 297.