FAZZOLETTO (fr.. mouchoir; sp. fazoleto, pañuelo; ted. Taschentuch, Halstuch; ingl. handkerchief)
È diminutivo di fazzolo o fazzuolo e ha sostituito nell'uso moderno il termine tradizionale di pezzuola da naso o moccicchino. Il termine è usato pure per designare i fazzoletti da collo (v. sotto). Il fazzoletto da naso è di uso antichissimo così in Grecia come a Roma.
I Romani solevano avere due fazzoletti: uno alla cintura e uno in mano; li confezionavano con tessuti preziosi e li profumavano; usavano l'orarium, fazzoletto per pulirsi il viso, la bocca, il naso, e il sudarium per asciugarsi il sudore a teatro, nei comizî, durante i discorsi. Si teneva in mano, si portava all'avambraccio. Usato dalle classi ricche, nell'età imperiale si diffuse ancora di più. L'imperatore Aureliano distribuisce al popolo dei fazzoletti per sventolare a teatro in segno di applauso, mentre prima si agitavano i lembi della toga. Anche la toga era usata di solito per i varî servizî a cui si consacrò poi l'orarium. Nel basso Impero il fazzoletto è molto usato: erano lunghi e larghi, di lino, quale poi divenne il fazzoletto rituale nella chiesa cristiana. L'uso continua e si allarga nel Medioevo: si facevano anche di tessuti preziosi ricamati d'oro e d'argento, ornati di pizzi. Si usarono nella bassa latinità varî termini: nasitergium, facitergium, manutergium. Si portava alla cintura; le dame lo tenevano in una borsetta. Solo nel Rinascimento italiano i corredi nuziali incominciarono ad aver un numero considerevole di fazzoletti. Dal sec. XVII in poi si può dire che il fazzoletto sia diventato parte indispensabile dell'abbigliamento; evitati i tessuti pesanti come il velluto, essi furono fabbricati solamente di seta, di lino e di cotone.
Il fazzoletto da collo, portato a coprire il collo, le spalle e il principio del petto, è usato universalmente nelle campagne, ove le donne portano spesso corpetti scollati, mentre è indicato solo saltuariamente dalla moda signorile; e la sua apparizione coincide spesso con un'epoca di reazione dopo un periodo di rilassatezza e di nudità eccessive. Così nel sec. XVII, sotto Luigi XIII, in Francia, quando lembi di velo coprivano severamente le spalle; così, con molta maggior grazia, avviene nel 1830, quando sotto i nomi di fichu o di "modestina" il fazzoletto da collo, fatto di velo leggiero, ricamato, drappeggiato con arte squisita, riesce a integrare una delle più graziose creazioni della moda.
V. tavv. CLIX e CLX.