BIANCHINI, Fedele
Figlio di Saverio, agrimensore comunale, e di Petronilla Bottoni, nacque a Macerata il 27 ott. 1791; per la sua particolare attitudine alle belle arti fu mandato a Roma a studiare scultura, sotto la guida del Canova e anche del Camuccini. Da documenti esistenti nell'Archivio della prefettura del Musone risulta che si trovava a Roma fin dal 1807 e che vi rimase circa dieci anni. Ritornato a Macerata, aprì uno studio di scultura; nel 1828, istituite le cattedre di belle arti presso il ginnasio comunale, il B. fu nominato professore di plastica e scultura e vi insegnò gratuitamente (Giornale di Belle Arti, I [1833], p. 223). Nello stesso anno fu eletto membro della Commissione ausiliaria di belle arti.
Nel grande corridoio d'ingresso dell'università maceratese è una lapide di pietra tenera col ritratto di Nicola Giannelli, opera del B., che eseguì nello stesso periodo alcuni monumenti sepolcrali: uno in memoria di suo padre con due figure in bassorilievo rappresentanti la Geometria e l'Agricoltura nella chiesa di S. Giovanni di Macerata, un altro conunissionato dal conte Marcello Gallo per il cimitero di Amandola e, nel cimitero di Macerata, quello per Chiara Accorretti-Rossi (vedi A. Ricci,Bassorilievo eretto alla memoria della m.sa Chiara Accorretti-Rossi..., Pesaro 1827; Scultori contemp. in Roma, in Giornale di Belle Arti, I[1833], p. 406). Fra i numerosi ritratti da lui modellati e tradotti in marmo ricordiamo quelli di Valerio Ciccolini-Silenzi, di Pantaleone Pantaleoni, di Domenico Pianesi e di Maddalena Spada Tornaboni. Nel 1831 il comune di Macerata gli affidò l'esecuzione del ritratto in marmo di Gregorio XVI (attualmente nell'atrio dell'ingresso della Biblioteca Civica). Nel Museo del Risorgimento in Macerata è una perfetta copia della Testa di Napoleone del Canova.
Per la città di Ancona il B. scolpì tre colossali busti marmorei dei papi Pio VII e Leone XII(Loggia dei mercanti) e di S. Carlo Borromeo (atrio del seminario vescovile). A Maiolati-Spontini è suo il monumento a Gaspare Spontini fatto erigere dal comune; a Iesi una ben modellata statua raffigurante l'Ingegneria, eretta sulla tomba dell'architetto Paolo Salvati. Ricordiamo infine che a Ripatransone nella cattedrale è conservato un S. Gregorio (circa 1840-41) e nella chiesa dell'Immacolata Concezione una statua della Madonna, oltre a tre bassorilievi con Profeti (cappella inaugurata nel settembre 1844); nel giardino della villa Collio a San Severino Marche sono tuttora collocati due suoi putti.
Il B. nel 1834 sposò Vincenza Prosperi; fu amico di F. Puccinotti (Bettucci, 1909); per conto del Collegio di Spagna in Bologna ne amministrò i fondi rustici nel territorio della provincia di Macerata. Dal 1843 fu vicepresidente della Società d'agricoltura ed industria di Macerata. Ivi morì il 19 dic. 1857.
I monumenti sepolcrali denunciano la stretta dipendenza canoviana del B., ma si deve cercare il meglio della sua produzione nei ritratti spesso assai penetranti.
Fonti e Bibl.: F. Nobili,L'Elvigrafo per l'anno 1835, Macerata 1835, pp. 69-74 s.; Macerata, Bibl. Com.,Arch. Priorale, 105: P. Pagnanelli,Biografia degli uomini illustri... di Macerata [1859], p. 29; E. Bettucci,Lett. inedite di F. Puccinotti allo scultore F. Bianchini, in Rivista marchig. illustr., VI(1909), pp. 305 ss.; G. Hubert,Les sculpteurs italiens en France. 1790-1830, Paris 1964, p. 164, n. 3; U. Thieme-F. Becker,Künstler Lexikon, III, p. 588 (con ult. bibl.).