FEDELI, Fedele
Nato a Rosignano Marittimo (Livorno) il 23 ag. 1812, Si laureò in medicina e chirurgia a Pisa e si immatricolò a Firenze il 10 giugno 1832. Dopo aver prestato servizio nell'ospedale S. Maria Nuova di Firenze nel 1836, divenne medico aggiunto nell'ospedale di Pisa. Segnalatosi per la preparazione e l'impegno professionale, nel 1846 fu chiamato come aiuto da A. Bartolini, che in quell'anno aveva assunto la direzione della clinica medica dell'università di Pisa. Nel 1848 sostituì per incarico nell'insegnamento il Bartolini, chiamato alla soprintendenza dell'ospedale di S. Maria Nuova. Nominato professore ordinario di patologia generale nell'università di Pisa nel 1850, nel 1866 passò alla cattedra di clinica medica di quell'ateneo, che mantenne per il resto della sua vita. Nel 1851aveva assunto la carica di direttore medico delle terme di Montecatini.
Clinico di solida impostazione scientifica, il F. ebbe il merito di non aderire alle varie teorie ispirate alle dottrine di G. Brown e di G. Rasori dominanti nella medicina dell'epoca: basò il suo metodo sulla sperimentazione e sulla rigorosa e positiva interpretazione dei fatti e creò una scuola di grande rinomanza alla quale si formarono validi medici, tra cui A. Murri. Rinnovò la sua clinica, dotandola tra l'altro di laboratori di chimica clinica, di batteriologia e di istologia; del resto, aveva sempre mantenuto vivo l'interesse per lo studio della patologia (Sulla importanza e necessità dello studio della patologia generale, in Il Raccoglitore medico s. 5, III [1887], pp. 65-79). Dei suoi lavori in campo clinico meritano soprattutto di essere ricordati Clinica medica della R. Università di Pisa (1877-1878). Studii ed osservazioni, 2 voll., Pisa 1878-79, e alcune riflessioni su argomenti di patologia medica: Febbri ed affezioni reumatiche, in Annali universali di med. e chir., CCLIX (1882), pp. 234-245; Febbri tifiche, ibid., pp. 248-252; Erisipela, ibid., pp. 252-255; Anemia e clorosi, ibid., pp. 298-307; Malattie del midollo spinale e dei suoi involucri, ibid., pp. 321-327; Intorno ad alcune forme cliniche dell'asma ed alla loro natura, in Medicina contemporanea (Napoli), III (1886), pp. 337-349.
Come direttore delle terme di Montecatini, il F. si segnalò non solo per l'instancabile attività con la quale seppe propagandare e valorizzare i benefici effetti delle cure idrotermali, ma soprattutto per i suoi studi sul meccanismo d'azione di tale tipo di terapia. Egli estese le sue osservazioni a tutte le acque minerali dell'alta Val di Nievole, esaminò i vari aspetti dell'antroterapia caldo-umida naturale della grotta Giusti di Monsummano e fu autore di interessanti pubblicazioni scientifiche, tanto da poter essere annoverato tra i precursori della moderna idrologia medica.
Note sin dall'antichità per le loro virtù curative in varie condizioni morbose, le acqueminerali di Montecatini furono celebrate danumerosi medici. Alla fine del XVIII secolo ifrati cassinesi della badia di Firenze assunserola gestione dei bagni di Montecatini, segnando così l'origine dell'Istituto delle terme, enel 1788 costruirono un ospedaletto per i pazienti bisognosi. Solo nel 1849 alcuni operai che lavoravano in una cava di calce di proprietà della famiglia Giusti scoprirono casualmente la grotta presso Monsummano. Con i suoi studi sull'azione e sugli effetti della terapia con le acque e dell'antroterapia, il F. contribuì in modo decisivo al passaggio dalla fase empirica a quella scientifica della terapia termale. Per suo merito Montecatini divenneuna stazione idroterapica di primaria importanza, assai frequentata. Il F. pubblicò inquesto settore Notices sur les propriétes médicales des celebres eaux minérales des r. thermes de Montecatini, Pisa 1853 e 1857; Cenno sulle proprietà medicinali e sull'uso delle acque minerali delle r. terme di Montecatini in Valdinievole, Pisa 1865 e 1876, Firenze 1869 e 1878; Storia naturale e medica delle acque minerali dell'alta Val di Nievole e specialmente di quelle del sistema di Montecatini, ibid. 1870 e Firenze 1880, con P. Savi; Manuale clinico delle acque di Montecatini compilato ad uso dei medici e degli accorrenti, Firenze 1880; Montecatini e le sue acque. Notizie, ibid. 1883; Dell'efficacia del bagno solforoso della grotta di Monsummano, Pescia 1883.
Il F. appartenne a numerose società scientifiche e ricevette varie onorificenze; fu medico ordinario e consulente della casa granducale e successivamente consulente ordinario di Vittorio Emanuele II. Il 28 febbr. 1876 fu nominato senatore del Regno.
Morì a Pisa il 5 marzo 1888.
Bibl.: Necrologi, in La Croce pisana, 11 marzo 1888, p. 3; in Corriere dell'Arno, 11 marzo 1888, p. 3; in The Lancet, XXXIV, 17 marzo 1888, p. 550; T. Sarti, Il Parlamento subalpino e nazionale, Roma 1896, p. 450; C. Fedeli, La clinica medica dell'università di Pisa (1779-1921), Pisa 1921, pp. 10, 14-17; I senatori del Regno, I, Roma 1934, pp. 277, 416; A. Pazzini, Storia della medicina, II, Milano 1947, p. 565. Per le notizie riguardanti le stazioni idrotermali citate, si veda: La grotta Giusti di Monsummano. Cenni storici..., Firenze 1977; A. Michelotti, Montecatini Terme, Prato 1982; A. Malatesta, Ministri, deputati e senatori d'Italia dal 1848 al 1922, I, p. 407.