BARDET, Federico
Di origme francese (Bourbonnais), lo si trova, nel 1820, a Napoli tenente del Corpo reale del Genio, addetto all'Ufficio topografico, già costituito al tempo di re Giuseppe Bonaparte e mantenuto in efficienza dopo la Restaurazione. Il B. si appassionò al nuovo procedimento di riproduzione dei disegni e delle stampe, ritrovato da G. Aloys Senefelder (17711834) e da questo denominato "litografia". Tale nuova tecnica era già stata introdotta in Italia: a Roma sin dal 1805, e alcuni anni dopo a Napoli dallo svizzero F. Mueller, che aveva ottenuto nel 1817 un privilegio quinquennale per lo sfruttamento. Il procedimento apparve al B. interessante e utile per la riprodu" zione di carte geografiche e altre occorrenze dell'esercito; dopo studi approfonditi ed esperienze pratiche che lo condussero a modificare e migliorare il procedimento originale del Senefelder, chiese ai superiori di poter aggiungere agli impianti dell'Ufficio topografico, del quale era divenuto direttore, alcune presse litografiche: lo Stato Maggiore acconsentì, ravvisando l'interesse rnilitare che la proposta conteneva. Così il B., scaduto il privilegio del Mueller, poté stampare in litografia, oltre a quel che occorreva ai bisogni dell'esercito, anche cose varie non militari, tra le quali sono da menzionare le riproduzioni di squisiti acquerelli di H. Mómer, formanti una raccolta di scene della vita napoletana nei suoi aspetti più caratteristici (1826). Nel 1830 il B. pubblicò un trattato col titolo Istruzioni sui tre principali metodi dell'arte litografica (Napoli 1830), nel quale descrive la sua tecnica litografica e rileva i miglioramenti da lui apportati rispetto al metodo e ai procedimenti del Senefelder. Il B. morì a Napoli nel 1836, quando la stampa litografica in quella città aveva raggiunto un grado di grande perfezione, soprattutto per merito di Lorenzo Bianchi e Domenico Cuciniello.
Bibl.: Recens. al libro del B. in Antologia, XI, (1830), fasc. 118, p. 123; R. Colucci, Arte della stampa,Milano 1877, p. 92; F. Fumagalli, Lexikon bibliographicum Italiae, Florence 1905, p. 260; L. Ozzola, La litografia italiana, Roma 1923, p. 53.