BIANCHI, Federico
Pittore milanese, nato sullo scorcio del sec. XVI, morto dopo la metà del seguente. Genero di G. Cesare Procaccini, fu il più schietto dei suoi seguaci. Operò a Torino, a Chieri, ad Asti, a Varese, a Cremona, a Vigevano, ma soprattutto a Milano. Qui lavorò a fresco in S. Eustorgio e in S. Alessandro, ove svolse, in collaborazione con l'Abbiati, il ciclo allegorico-religioso ideato da padre Supensi e dipinse, da solo, le monumentali figure nei pennacchi della cupola, con gusto prettamente secentesco. Nella pittura ad olio, quando non si costrinse a macchinose composizioni, come la grande scena dell'Approvazione della Regola nel presbiterio della chiesa del Carmine, riuscì piacevole per la grazia dei volti e la preziosità del colore nei panneggiamenti, come nella Santa Teresa ai piedi del Cristo nella chiesa del Carmine, nella Caduta di Lucifero in S. Francesco da Paola, e nelle pale delle chiese della Passione, di S. Stefano, di S. Lorenzo, prove della fedeltà del pittore alla raffinata arte di Giulio Cesare Procaccini.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909.