BRANDANI, Federico
Scultore e stuccatore, nacque ad Urbino intorno al 1522-1525; vi morì nel 1573. Nel 1538 fu collocato, per apprendere l'arte del vasaio, presso Giovanni Maria Mariano, figulo a Urbino. Egli è da identificare con quel "Federico di Urbino", stuccatore, che lavorò (1552-1553) alle fontane di Vigna Giulia fuori Porta del Popolo, come attestano i pagamenti; e a Villa Giulia gli si potrebbero ascrivere le due fontane con Fiumi al disopra delle vasche. Nel 1554 il duca Guidobaldo II largì privilegi alla famiglia per la larga attività da lui svolta nel Palazzo ducale di Urbino. Dal 1562 al '64 risultano pagamenti a suo favore come "stuccatore de S. A. il duca di Savoia", per lavori nei castelli di Fossano e di Rivoli. Il suo ritratto si vede nella cappella del Presepio in S. Giuseppe di Urbino.
Essenzialmente decoratore, fu personale al punto che riesce arduo determinare la sua discendenza artistica, benché nelle composizioni e nelle figure riecheggi artisti diversi, dal Parmigianino al Tintoretto. Sotto questo aspetto si può conoscere compiutamente nel Palazzo ducale d'Urbino e nel palazzetto Baviera a Senigallia, benché si abbiano opere sue anche nel castello già dei Brancaleoni a Piobbico (Pesaro), in S. Caterina d'Urbino, e altre gli si attribuiscano. Le sue decorazioni rappresentano scene fantastiche, con vivaci dispiegamenti prospettici, movimenti di folle, scenografie di fabbriche; sono segnate e animate in ogni parte con mano franca, con alto magistero.
Come statuario, lo si può conoscere nel Presepe in S. Giuseppe di Urbino, in cui alita delicatamente lo spirito del Correggio, e nelle dieci figure di Profeti e Santi che ornano la chiesa di S. Stefano a Piobbico. Queste figure derivano dalle statue all'esterno della S. Casa di Loreto, e risentono così di Michelangelo.
Bibl.: A. Traducci, Piobbico e i Brancaleoni, Cagli 1897, pp. 239-240, 289; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibliografia precedente); L. Serra, Un soffitto di F. Brandani nella Galleria di Urbino, in Rass. d'arte, 1921, pp. 16, 20; id., Intorno a F. B., in Rass. Marchigiana, IV (1925-26), pp. 134-742.