CAFFE, Federico
Economista, nato a Pescara il 6 gennaio 1914; è dal 1959 professore ordinario di politica economica e finanziaria nell'università di Roma, dopo aver tenuto lo stesso insegnamento nell'università di Messina e quello di economia politica nell'università di Bologna. Le principali sue pubblicazioni sono: Orientamenti nella letteratura economica contemporanea (1953), Vecchi e nuovi indirizzi nelle indagini sull'economia del benessere (1954), Politiche dell'interesse e degli investimenti (1954), Saggi critici di economia (1958), Politica economica (2 voll., 1966-71), Teorie e problemi di politica sociale (1970), Elementi di politica economica (1976).
A lungo collaboratore della Banca d'Italia e voce di primo piano nel dibattito sulle scelte di politica economica nel nostro paese, C., nella continuità del proprio impegno accademico, ha sempre cercato d'integrare l'approfondimento teorico con un'intensa preoccupazione per i problemi economici del mondo reale. Da qui la sua adesione al paradigma keynesiano che lo porta a identificare nella disoccupazione e nelle sperequazioni distributive i maggiori problemi di un'economia a capitalismo avanzato: le soluzioni vanno trovate, nell'attuale quadro istituzionale e sociale, in una lotta a fondo contro le forme d'"inquinamento finanziario" che arrivi fino alla "socializzazione delle sovrastrutture finanziario-borsistiche" e nel far esplicare fino in fondo allo stato il suo compito di "occupatore di ultima istanza".
Intorno a questo corpo centrale la sua attività si è sviluppata nei diversi campi dell'economia del benessere, della politica economica, dell'economia monetaria, cercando di superare, nello spirito dell'insegnamento di G. Del Vecchio, il modo frammentario con cui queste singole branche vengono spesso affrontate nel pensiero economico contemporaneo.