COMMANDINO, Federico
Matematico, nato a Urbino nel 1509, morto nel 1575. Fu dapprima cameriere segreto di papa Clemente VII. Alla morte di questo (1534) andò a Padova per studiare medicina e greco. Come medico, il C. incominciò a esercitare a Ferrara, ma ben presto, con l'aiuto di protettori, fra i quali il duca d'Urbino Guidobaldo da Montefeltro, si dedicò interamente alle matematiche, traducendo in latino le principali opere scientifiche greche. Al C. non si deve alcuna scoperta: la sua attività fu tuttavia assai utile, perché fece conoscere opere di Archimede, di Aristarco da Samo, di Erone Alessandrino, di Tolomeo; i libri sulle coniche di Apollonio; le collezioni matematiche di Pappo. Ma sopra tutte è notevole, anche per le interessanti note che la illustrano, la sua traduzione degli "Elementi" di Euclide, già conosciuti per la versione (dall'arabo) fatta dal Campano (v.) e le edizioni che ne seguirono, dello Zamberti e del Tartaglia. Il C. pubblicò anche due lavori originali: Horologiorum descriptio, Roma 1562; Liber de centro gravitatis solidorum, Bologna 1562.