FEDERICO ENRICO principe di Orange-Nassau, terzo statolder dei Paesi Bassi settentrionali
Nacque a Delft il 29 gennaio 1584, sei mesi prima che suo padre, Guglielmo il Taciturno, fosse assassinato. Sua madre, Luisa de Coligny, era figlia del famoso capo degli ugonotti e quarta moglie del Taciturno. Compiuti i suoi studi all'università di Leida, assai giovane F. E. accompagnò il fratello Maurizio (v.) sui campi di battaglia, partecipando all'assedio di Rijnberk, quindi nel 1600 alla battaglia di Nieuport. Dopo la morte di Maurizio (1625), F. E. divenne statolder nelle provincie di Olanda, Zelanda, Utrecht, Gheldria e Overijssel, e capitano-generale dell'esercito degli Stati; inoltre ereditò il principato di Orange. Nel 1640 ottenne ancora lo statolderato di Groninga e Drenthe, mentre la Frisia, sempre gelosa della sua libertà, elesse statolder il giovane Guglielmo Federico di Nassau. Assai presto F. E. mostrò che non era inferiore al fratello come generale e che era in più un grande uomo di stato. Assediò e prese Grol (1627) e Bosco Ducale (1629), compose un geniale piano di difesa (1629), prese Maestricht (1632), Breda (1636), Sas van Gent (1644), Hulst (1645). Da tutti i paesi giovani principi e nobili vennero per imparare al suo servizio l'arte della guerra. Grande era la sua abilità nell'evitare tutto ciò che poteva rinfocolare il grave dissidio religioso che divideva i protestanti olandesi (v. arminianismo), per quanto le sue predilezioni fossero per i Rimostranti. Nominando ammiragli come Piet Hein e Maerten van Tromp, seppe creare una flotta che dominò i mari. Sotto di lui le Compagnie delle Indie Orientali e Occidentali posero la base del dominio coloniale olandese. Così grande era la sua potenza che gli Stati di Olanda e ancora più la città di Amsterdam temevano che il suo statolderato col tempo finisse col divenire una monarchia, tanto più che già nel 1631 aveva fatto riconoscere suo figlio Guglielmo come suo successore. F. E. era alleato con la Francia, sperando di potere con l'aiuto francese togliere alla Spagna i Paesi Bassi meridionali. Ma negli ultimi anni, a partire dal 1644, il principe non seppe più dominare la situazione; il partito anti-orangista con Amsterdam a capo si rese più forte, sacrificò l'alleanza francese e cominciò una politica che condusse poi alla pace di Vestfalia, nella quale l'Olanda ottenne per sé la libertà, ma dovette abbandonare le provincie meridionali, l'odierno Belgio.
La corte di F. E. fu, in un periodo in cui le corti d'Italia erano già in decadenza e quella francese ancora ai suoi primordî, la più sfarzosa d'Europa. Arti e scienze erano in auge: vivevano Rembrandt e Ruysdael, Hooft e Vondel, Descartes e Huygens.
F. E. morì il 14 marzo 1647 e fu sepolto nella tomba di Delft, accanto a suo padre e suo fratello.
Bibl.: B. Picardt, Mémoires de Frédéric Henri de Nassau, Prince d'Orange (1621-1646), Amsterdam 1733; J. Commelijn, Frederick Hendrick, zijn leven en bedrijf, voll. 2, Amsterdam 1651; D. Heinsius, Rerum ad Sylvam-Ducis gestarum historia, Leida 1636; P. J. Blok, Geschichte der Niederlande (trad. dall'olandese), l'intero vol. IV (1609-1648), Gotha 1910; P. J. Blok, Frederik Hendrik, prins van Oranje, Amsterdam 1924.