FEDERICO IV re di Danimarca e di Norvegia
Figlio di Cristiano V e di Carlotta Amalia di Assia, nacque nel 1671, morì a Odense nel 1730. Dopo aver fatto un viaggio all'estero negli anni 1692-93, recandosi attraverso la Germania, in Italia e ritornando attraverso la Francia e l'Olanda, nel 1708-09 egli fece un altro viaggio in Italia, soffermandosi per un certo tempo a Venezia e riportando dell'arte italiana una forte impressione di cui testimoniano i due castelli fatti costruire da lui: Fredensborg e Frederiksberg. Nel salire al trono nel 1699, egli si trovò di fronte all'alleanza fra Gottorp e la Svezia, che chiudeva in una morsa i suoi stati; il tentativo da lui fatto nel 1700 di sciogliere quest'alleanza con una guerra, finì nello stesso anno con la sua disfatta e la pace di Traventhal. L'ostilità contro la Svezia lo condusse ad allearsi nella guerra nordica (1709-20) con la Russia e la Sassonia; e, nonostante le disfatte subite presso Helsingborg, nella Scania e presso Gadebusch, nella Germania settentrionale, F. acquistò nella pace di Frederiksborg la parte ducale dello Schleswig, che egli l'anno dopo unì amministrativamente alla Danimarca, senza però procedere a un'incorporazione vera e propria.
Le buone qualità di F. quale regnante si mostrarono soprattutto all'interno; senza avere particolari capacità di uomo di stato, intese la necessità di riforme, e nel 1702 fece abolire la schiavitù della gleba nella Zelanda e nelle piccole isole circostanti; per rendere più forte la difesa del paese, pensò di creare un'esercito nazionale e nel 1701 introdusse la milizia territoriale, a cui erano costretti i soli contadini; per promuovere l'istruzione del popolo, fondò 240 scuole nel paese. Cercò pure di promuovere il commercio e l'industria, con programmi mercantilistici, senza però ottenere risultati duraturi. Mosso dal sentimento religioso, fondò nel 1714 un collegio missionario e s'interessò anche delle missioni per i pagani; nel 1721 mandò Hans Egede in Groenlandia.
Per la vita intellettuale, invece, F. non aveva interesse. Né egli aveva veri sentimenti nazionali: i suoi diarî sono scritti in tedesco e, senza intendere il pericolo che veniva alla lingua danese dalla diffusione del tedesco nello Schleswig, egli non fece niente per unire più strettamente questo antico paese danese alla Danimarca. Si sentiva invece re assoluto e nutriva perciò una forte diffidenza verso l'antica nobiltà: era tuttavia personalmente semplice e affabile.
Era molto diligente e laborioso; ma la sua mania di stabilire da sé i minimi particolari di ogni cosa, non giovava all'andamento generale, dato che egli difettava di vedute generali.
Benché di natura fortemente religiosa, F. era anche molto sensuale. Nel 1695 sposò Luisa di Meclemburgo (morta nel 1721), che fu poi madre del suo successore Cristiano VI; ma i rapporti fra i coniugi non erano buoni, e, dopo alcune relazioni libere, F. sposò segretamente nel 1703 Elena di Viereck (morta nel 1704). Nel 1709-11 egli contrasse un'altra identica unione con Carlotta di Schindel (morta nel 1752). Nel 1712 rapì in una festa mascherata la bella diciannovenne Anna Sofia Reventlow, figlia del Gran Cancelliere, e la sposò prima segretamente, e dopo la morte della regina Luisa ufficialmente e la fece regina.