Zuccari, Federico
Pittore e scrittore d'arte (Sant'Angelo in Vado 1540 - Ancona 1609), ritenuto, assieme al fratello Taddeo, il massimo esponente del tardo manierismo italiano. È autore di una delle più complete e importanti illustrazioni della Commedia, in circa un centinaio di fogli conservati agli Uffizi a Firenze; l'interpretazione grafica del poema venne compiuta tra il 1586 e il 1588 durante un soggiorno in Spagna.
Il culto per D. alimentato in Firenze dalla dimestichezza con dotti e artisti locali, evidente non tanto nella paziente trascrizione di tutto il poema nel retro di ciascun foglio quanto nelle personali annotazioni, raramente si manifesta come penetrazione poetica e resta, nella maggior parte dei casi, un'erudita e barocca raffigurazione della Commedia. È opportuno tuttavia sottolineare la capacità dello Z. di adeguare i propri mezzi espressivi al carattere precipuo di ogni singola cantica. Nell'illustrazione dell'Inferno, infatti, predominano toni cupi, sottolineati dal nero e dal rosso nei paesaggi fatti di rocce scoscese e di selve oscure. Le ombre si fanno più leggere e i segni meno netti e violenti nelle scene riferentisi al Purgatorio, mentre nel Paradiso prevalgono ampi spazi luminosi nei quali si muovono figure di una levità quasi incorporea, create con tocchi sottili. Ed è proprio in questi ultimi disegni che l'artista dimostra di saper più intimamente accostarsi alla profonda poesia dello spirito dantesco.
Se, come afferma il Voss, è da ascrivere allo Z. un disegno già facente parte della collezione von Stumm e attribuito al fratello Taddeo, avremmo un'altra testimonianza dei rapporti di Federico con D.: il Voss, infatti, collega detto disegno con la progettata decorazione ad affresco per il Palazzo Ducale di Venezia, che avrebbe dovuto sostituire il Paradiso del Guariento distrutto da un incendio nel 1577 e rimpiazzato poi con il grande dipinto con lo stesso soggetto di Iacopo Tintoretto (v.)
Bibl. - G.J. Ferrazzi, Manuale dantesco, II, Bassano 1865, 372; G. Fogolari, Gli illustratori della D.C., in Dante, Milano 1921; H. Voss, A Project of Federico Z. for the " Paradise " in the Doges Palace, in " The Burlington Magazine " XCVI (1954) 172-173.