ABRAMOV, Fëdor Aleksandrovič
Prosatore sovietico nato nel governatorato di Archangel′sk il 29 novembre 1920; combattente, fu insignito dell'Ordine della guerra patria di II grado; dal 1945 è membro del Partito. Laureatosi presso l'università di Leningrado (1948) vi ha insegnato per qualche anno letteratura sovietica (è autore, tra l'altro, d'un saggio su Šolochov, 1958). A., che coltiva e rinnova la tradizione della narrativa "campagnola" russa, si fece conoscere con Brat′ja i sestry ("Fratelli e sorelle"), 1958, un romanzo ambientato nel mondo contadino dell'estremo nord all'epoca della seconda guerra mondiale, cui seguirono altri racconti: Bezotcovščina, 1961 ("Orfanezza"), Na severnoj zemle, 1962 ("Nella terra del Nord"), Vokrug da okolo, 1963 ("Intorno e accanto"). Nel 1967 ha completato il romanzo Dve zimy i tri leta ("Due inverni e tre estati"), forse la sua opera più significativa, che al pari del racconto Pelageja (1969) è dedicato all'epoca difficile della ricostruzione postbellica, nel suo prediletto mondo contadino settentrionale. Altre sue opere: Ljudi kolchoznoj derevni v poslevoennoj proze ("Gente del Kolchoz nella prosa postbellica"), in Novyj mir, 4, 1954; M. A. Šolochov. Seminarij, Leningrado 1958.
Bibl.: V. Lakšin, Spor o vetchoj mudrosti ("Il dibattito sull'antica saggezza"), in Literatura i sovremennost′ ("La letteratura e il mondo contemporaneo"), II (1961); F. Levin, Dve zimy i tri leta s pekašincami ("Due inverni e tre estati con i pkeašincy"), in Družba narodov, 12 (1968).