ALEKSEEV, Fedor Jakovlevič
Pittore russo, nato a Pietroburgo nel 1753, figlio di un custode dell'Accademia delle scienze. Entrò nel 1764 all'Accademia di belle arti, ove nel 1773 vinse la seconda medaglia per il paesaggio e una borsa di studio per un viaggio in Europa. Si recò allora in Italia e dimorò per quattro anni a Venezia, dove si occupò specialmente di pittura per decorazioni teatrali; ma, scontento dei suoi maestri, Giuseppe Moretti e Pietro Gaspari, lavorò da solo, ispirandosi ai grandi maestri veneziani e studiando soprattutto i paesaggi e le marine del Canaletto. Nel 1779 fu nominato decoratore dei teatri imperiali a Pietroburgo; ma nello stesso tempo eseguì molte copie dal Canaletto, dal Bellotto, da Hubert-Robert e da Joseph Vernet; e cominciò pure la serie delle vedute di Pietroburgo, che costituisce la maggiore e più famosa opera sua. Con una freschezza e leggiadria di tocco ignote fin'allora nella pittura russa di paesaggio, l'A. riuscì ad esprimere a meraviglia il carattere tutto speciale della Palmira del nord. Per questo egli occupa un posto d'onore nella storia del paesaggio russo, e può esser chiamato, insieme con l'altro grande paesista Semen Ščedrin, il creatore di questo genere di pittura in Russia. Nel 1794 l'A. fu nominato membro dell'Accademia nel 1796 intraprese un viaggio nella Russia meridionale e nella Crimea; nel 1800 e nel 1801 abitò a Mosca; e questi suoi viaggi gli fornirono molti soggetti per i futuri quadri. Nominato il 1° marzo 1803 professore della classe di prospettiva, ebbe fra i suoi discepoli M.N. Vorohieff che creò a sua volta tutta una scuola di paesisti russi, e Silvestro Ščedrin. Paesaggi dell'A. si trovano nel Museo russo, nel Palazzo d'inverno, nella galleria Yussupoff di Leningrado, nel Grande palazzo di Carskoe selo, nel palazzo di Gatčina presso Leningrado e nella galleria Tretjakov a Mosca.