GLADKOV, Fedor Vasil′evič
Scrittore russo-sovietico. Nato nel 1883 in una famiglia di contadini "vecchi credenti" a Černovka (governatorato di Saratov) fu operaio tipografo e maestro. Partecipò al movimento rivoluzionario e alla guerra civile.
Cominciò a pubblicare nel 1899, senza richiamar su di sé l'attenzione. Solo nel 1925 col romanzo Cemento passò in prima fila tra gli scrittori cosiddetti proletarî, prendendo ad argomento la ricostruzione sociale e industriale dell'U.R.S.S., su sfondo naturalistico, ma con tendenza ad analisi psicologiche di tipo dostoevskiano, e non senza influenza da una parte di Gor′kij, e dall'altra di Andreev, Hamsun ed altri scrittori di colorito neo-romantico. Elementi romanticizzanti, o almeno idealizzanti, si trovano in tutti i romanzi di Gladkov, Il sole ebbro, Energia, La nuova terra che se non rappresentano artisticamente un grande progresso su Cemento, sono documenti dei riflessi individuali della lotta sociale nell'U.R.S.S., sia nel campo dell'industrializzazione sia in quello della collettivizzazione delle campagne.
Bibl.: E. Lo Gatto, La letteratura soviettista, Roma 1928; Scrittori sovietici. Antologia a cura di M. Slonim e G. Prampolini, Milano 1935.