FELCI (XIV, p. 979)
Gli studî sul gametofito, trascurati fino a ora in confronto allo sporofito, hanno dato risultati che interessano anche la sistematica, per es. hanno confermato la validità di molti generi considerati antichi. Sono da segnalare i numerosi lavori di citogenetica, dai quali risulta fra l'altro che il numero dei cromosomi e anche le loro dimensioni si possono utilizzare per la sistematica non solo delle specie e sottospecie, ma anche, in certi casi, delle famiglie; le continue scoperte di poliploidi e di serie poliploidi hanno chiarito la vera essenza di certe specie e sottospecie e la loro probabile origine. Anche l'esame della struttura degli sporangi ha dato risultati d'importanza sistematica nelle Felci leptosporangiate; lo studio minuto delle spore, analogo a quello eseguito negli ultimi decennî sui granelli pollinici, s'è rivelato utile per la distinzione di generí e di specie.
Per l'ordinamento sistematico è da notare la scomposizione di alcuni gruppi, per es. la vastissima famiglia delle Polipodiacee comprende ora diverse famiglie, come Polipodiacee in senso stretto, Aspleniacee, Aspidiacee, Adiantacee, ecc. Negli ultimi anni sono stati proposti varî sistemi; qui si riporta in compendio il più recente, dovuto a R. Pichi-Sermolli, il quale per l'antico ordine Filicali propone la classe delle Filicopside con 7 sottoclassi, di cui quella delle Filicide, comprendente le Felci in senso stretto, è divisa in 14 ordini, che in gran parte corrispondono alle sottofamiglie delle Polipodiacee della sistematica meno recente, con 37 famiglie, di cui 5 estinte; gli ordini più ricchi di forme sono le Pteridali con 8 famiglie, le Aspidiali con 5 e le Polipodiali con 4. Fondamentali per la nomenclatura, particolarmente dei generi, sono i lavori di R. Pichi-Sermolli.
Bibl.: R. Pichi-Sermolli, in Uppsala Univers. Arsskrift, VI (1958), pp. 70-90; id., in Webbia, 8, 9 e 12, Firenze 1952-1957; J. Poelt, Systematik der Farnpflanzen, in Fortschritte der Botanik, Berlino XVIII (1956), XIX (1957) e XX (1959).