ARALDI, Felice
Non si hanno notizie sulla data della sua nascita avvenuta forse a Guastalla. Nel 1750 fu pittore di corte della contessa Maria Eleonora di Guastalla, di cui dipinse il ritratto; un altro ne fece alla duchessa Teodora di Hessen-Darmstadt, moglie dì Ferdinando Gonzaga, forse lo stesso che ora si conserva nella biblioteca Maldotti a Guastalla; nell'anno 1763 egli divenne il suo pittore di corte.
Nel duomo di Guastalla affrescò nel 1760 una cappella con i quattro Evangelisti nei pennacchi, angiolì e cherubini nella cupola; si sa anche che dipinse la pala d'altare per l'altare del Santissimo (ora sostituita da una Vocazione di s. Andrea del Gualdi). Più tardi, a Viadana, dipinse nel 1770 per l'oratorio di S. Paolo la Conversione e il Martirio dell'apostolo Paolo ora conservati nel presbiterio della chiesa di S. Paolo e nel 1771 per l'Oratorio di S. Rocco due pale d'altare con la Nascita di Cristo e L'Adorazione del cuore dì Gesù coi ss. Giacomo e Nicolò, e Ignazio Vescovo; inoltre in S. Matteo delle Chiaviche (frazione di Viadana) fece una Madonna col Bambino, s. Mariano e s. Carlo Borromeo, incisa in rame da Felice Guglielminetti.
Infine nel 1799 fece un prospetto della città di Vìadana con le fortificazioni. E' questa l'ultima notizia che abbiamo di lui.
A tutte le sue composizioni egli dà una certa ariosa vìvacità, un colorito tenue e piacevole, cui s'ìntonano le espressioni aggraziate di volti, ma tutto è superficiale e di un accademismo senza nerbo, ispirato a Venezia e alla Francia, forse sulla scia del parmense Peroni, ma con minore sapienza e immediatezza pittorica.
Bibl.: G. Grasselli, Abecedario biografico dei Pittori, scultori ed architetti cremonesi, Milano 1827, p. 24; C. D'Arco, Delle arti e degli artefici di Mantova, Mantova 1857, p. 232; A. Parazzi, Origini e vicende di Viadana e suo distretto, III, Roma 1894, pp. 21, 221 s.; G. Giannattoni-A. Rezzaghi, Catalogo della Mostra iconografica gonzaghesca, Mantova 1937, p. 90, n. 396.