BOGHEN, Felice
Nato a Venezia da Guglielmo e da Ernesta Pierani, il 23 genn. 1869, conseguì il diploma di pianoforte e di composizione all'Istituto musicale di Bologna. Dopo il perfezionamento fatto a Roma con G. Sgambati, studiò a Monaco con due allievi di Liszt, M. Krause e B. Stavenhagen, e quivi seguì anche i corsi di composizione di Wolf Ferrari. Ritornato in Italia, si esibì sia come pianista sia come direttore d'Orchestra. Direttore della scuola musicale di Reggio Emilia, nel 1910, vinto il concorso per la cattedra di armonia complementare e di lettura della partitura presso l'Istituto musicale di Firenze, si trasferì in questa città, dove si dedicò alla esecuzione di musica da camera.
Come pianista fece parte del "Trio Fiorentino". Nel 1925 fondò il "Sestetto Fiorentino" per fiati di cui fu direttore e pianista. Accademico delle Filarmoniche di Firenze, di Bologna e di Roma, fu il primo degli italiani ad essere nominato membro della Société des musicologues français. Ma a causa delle leggi razziali, come israelita, dal 1939 non poté più ricoprire incarichi pubblici.
Benché assai stimato al tempo suo come compositore, la sua unica opera, Alcesti (libretto di U. Flores), rimase inedita e non fu mai eseguita, nonostante gli elogi ricevuti da personalità del mondo artistico che, come Sgambati, la consideravano una "rivelazione". La sua attività più meritevole è tuttavia quella di revisore intelligente e scrupoloso di musiche del passato: delle Anciennes Chansons de France (Milano s. d., Ricordi); di composizioni di Bach, Clementi, Frescobaldi, Liszt, Marcello, Pasquini, D. Scarlatti, da lui adattate alla esecuzione pianistica; di pezzi per violino e pianoforte di Nardini, Tartini, Veracini, ecc. Il contributo più notevole del B. revisore è la collezione da lui curata degli Antichi maestri italiani (edita a Milano dalla Casa Ricordi), comprendente quattro volumi di Fughe, Toccate, Partite e Correnti: fu uno dei primi studiosi, infatti, che tentò attraverso queste scelte oculate di musiche di varie epoche (e non solo di grandi autori) di tracciare un quadro storico abbastanza attendibile dell'origine e dello sviluppo di alcune importanti forme musicali in Italia. Merito del B. fu anche quello di aver rintracciato e pubblicato per primo un gruppo di sonate per fortepiano di D. Cimarosa (32 Sonates pour piano, Paris 1925-1926), contribuendo così ad una migliore conoscenza della complessa personalità del grande musicista della scuola napoletana.
Il B. morì a Firenze il 25 genn. 1945.
Tra le composizioni si ricordano Mnemosyne, un poemetto in cinque parti per una sola voce e pianoforte (versi di G. Lesca), e pezzi per pianoforte: Sei Paesaggi musicali (Milano 1910); Sei Fughe (Milano 1915, molto lodate da F. Busoni); un Preludio-Corale (Milano 1919) e un Impromptu (London 1926). Scrisse anche pezzi per violino e per canto, una Fantasia per arpa e pianoforte (Milano 1915), una Maggiolata popolare per coro a quattro voci miste su versi del Poliziano (Milano 1934) e una Missa puerorum ad chorum unius vocis comitante organo (Milano 1936). Tra i suoi scritti si ricordano gli Appunti ed esempi per l'uso dei pedali del pianoforte, frutto della collaborazione del B. con lo Sgambati (Milano 1915), L'arte di Pasquini (Milano 1931), L'italianità di Busoni (Firenze 1938).
Fonti e Bibl.: Ricordi Music. Fiorentini, VII (1911-1912), passim da p. 25 a p. 109; IX (1913-1914), pp. 8, 10 e passim da p. 17 a p. 118; Annuario dei Musicisti, I (1913), pp. 20, 44; Atti dell'Accademia d. R. Istituto Musicale "Luigi Cherubini", XLIV-L, Firenze 1913, pp. 5, 10; La Revue Musicale, V (1924), pp. 95 s.; Annuario Musicale Italiano, Roma 1932, pp. 21 s., 94, 147; Atti dell'Accad. d. R. Conserv. di Musica "L. Cherubini", LX, Firenze 1938, pp. 15, 17-23; LXI, Firenze 1941, pp. 32, 39; S. Cesi-E. Marciano, Prontuario di musica, Milano 1917, p. 79; L. P. [Parigi], B., in La critica musicale, I (1919), pp. 92 s.; A. Lualdi, Il rinnov. music. ital., Milano 1931, p. 84; R. Lun. [Lunelli], F. B. Missa Puerorum..., in Riv. music. ital., XLIII (1939), p. 480; A. Damerini, Il R. Conserv. di musica L. Cherubini di Firenze, Firenze 1941, pp. 41, 61, 84; W. S. Newman, The Sonata in the Classic Era, Chapel Hill 1963, pp. 303 s.; A. De Angelis, L'Italia music. d'oggi..., Roma 1922, pp. 72 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, I, p. 206; II, p. 751; Suppl., p. 107; H. Riemann, Musik Lexikon, Berlin 1929, p. 97; Baker's Biographical Dict. of Musicians, New York 1958, p. 171; Il Mondo della Musica. Enciclopedia alfabetica, I, Milano 1961, coll. 301 s.; Enciclopedia della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 272.