Cavallotti, Felice Carlo Emanuele
Scrittore e politico (Milano 1842-Roma 1898). Dopo essersi arruolato nella spedizione Medici, che partì di rincalzo ai Mille, si batté a Milazzo e al Volturno (1860); più tardi partecipò alla guerra del 1866, sempre nelle truppe garibaldine. Il sentimento patriottico si accoppiava in lui con l’amore delle lettere: traduttore della Vita di Gesù di D.F. Strauss, autore di numerosi drammi in versi (I Pezzenti, 1872; Agnese, 1873; Guido, 1873; Alcibiade, 1874; I Messeni, 1877 ecc.), elogiato da Carducci come «lirico della bohème», rivelò assai presto eccellenti qualità di giornalista e di polemista (nel 1867 fu tra i fondatori del Gazzettino rosa). Ma fu attratto soprattutto dalla politica: deputato di Corteolona (dal 1873), sedette all’estrema sinistra e fu critico appassionato, spesso aspro, della destra, del trasformismo di Depretis e, soprattutto, di Crispi, contro il quale tentò di unificare l’estrema sinistra alleandosi con radicali e repubblicani. La serie clamorosa delle polemiche e dei duelli, cui era costretto dalla veemenza delle sue critiche, si concluse tragicamente nel duello con F. Macola, direttore della Gazzetta di Venezia.