femtolaser
s. m. inv. Laser pulsato a femtosecondi, che permette di eseguire interventi medici di elevata precisione.
• Il fatto di poter dividere la lente in più parti e alla profondità desiderata con il femtolaser consente di ridurre l’utilizzo degli ultrasuoni impiegati nella tecnica convenzionale, evitando così un possibile riscaldamento dei tessuti oculari: (Luigi Cucchi, Giornale, 19 febbraio 2012, p. 27, Medicina) • Normalmente si usa con buoni risultati la facoemulsificazione: un bisturi a ultrasuoni frammenta il cristallino opacizzato vibrando a velocità ultrasonica e un sistema di lavaggio e aspirazione rimuove i frammenti. Una nuova strada si è aperta da 3 anni con il femtolaser già utilizzato per miopia, ipermetropia e astigmatismo e messo a punto anche per la cataratta dalla Stanford University School of Medicine (Usa). (Annamaria Messa, Repubblica, 26 novembre 2013, p. 28, Salute) • «In considerazione della maggiore sicurezza chirurgica, numerosi oftalmologi consigliano di intervenire precocemente quando la cataratta è meno “dura” o consistente. L’uso del femtolaser aggiunge il solo vantaggio di una maggiore precisione nel fare alcune incisioni rispetto alla microchirurgia classica. Costi e tempi d’attesa vanno chiesti a strutture o al chirurgo» (Cesare Bisantis riportato da Elvira Naselli, Repubblica, 4 novembre 2014, p. 47, R2 Salute).
- Dall’ingl. femtolaser.
- Già attestato nella Repubblica del 20 giugno 2000, p. 47 (Ahmed Zewail intervistato da Giovanni Maria Pace).
> facoemulsificatore.