FENANTRENE
Idrocarburo solido della formula C14H10 che si ritrova, insieme con il suo isomero antracene, nel catrame di carbon fossile (nell'olio di antracene). In quantità maggiore (circa il 45%) è contenuto nel cosiddetto Stuppfett, un prodotto che si forma distillando, fuori del contatto dell'aria, il minerale mercurico di Idria. Il fenantrene si ottiene anche per sintesi in varî modi.
È bianco, cristallizzato in tavole monocline. Fonde a 99°. Bolle a 340°. È insolubile nell'acqua, facilmente solubile nei comuni solventi organici. La sua costituzione si può rappresentare con la formula
Esso forma derivati nitrici, amminici, solfonici, ossidrilici, ecc. come il suo isomero antracene. Per ossidazione con acido cromico dà origine a fenantren-chinone (isomero dell'antrachinone) e per ossidazione ulteriore si trasforma in acido difenico (acido difenil-o-o-dicarbonico. I tentativi per ottenere dal fenantrene prodotti utili (specie sostanze coloranti) non hanno dato per ora buoni risultati pratici. Il fenantrene è interessante per i suoi rapporti di costituzione con certi alcaloidi: dalla morfina, per es. per decomposizione si può ottenere un diossi-fenantrene (morfolo).