FENIANI
Nell'antica letteratura e mitologia irlandese sono i seguaci di Finn, l'eroe principale del ciclo epico di Leinster e Munster (v. celti: Letteratura, IX, p. 687; irlanda: Letteratura), che formano una specie di milizia stabile per la difesa contro lo straniero.
Con Finn sono associati i figli Oisin (Ossian) e Fergus Finnebheoil, Oscar figlio di Oisin, Goll Mac Corna e altri eroi. Tuttavia, la loro potenza e prepotenza sarebbe divenuta così intollerabile, che il re supremo Cairbre dovette intervenire; e sconfisse i feniani nella battaglia di Gabra (Gabhra; 283 o 284 d. C.) nella quale, con lui, morì anche Oscar. I feniani avevano leggi particolari, che imponevano loro speciali obbligazioni di coraggio, disinteresse e rispetto per la donna, oltre alla fedeltà verso il capo e al dono della poesia. Della storicità di questa milizia gli antichi autori, tra cui G. Keating (1570-1645), non dubitarono affatto; così pure molti studiosi recenti. Invece altri (W. F. Skene, D. Mac Ritchie) ritennero che i feniani fossero i rappresentanti d'una stirpe non gaelica, ma questa teoria è oggi screditata; altri ancora (A. Nutt, J. Rhys, A. Mac Bain) pensarono che i varî eroi di questo ciclo non fossero se non antiche divinità umanizzate.
Il nome di feniani divenne poi quello dell'Associazione terroristica, fondata a Chicago nel 1858, fra gl'Irlandesi, emigrati negli Stati Uniti in seguito alla carestia e ad altre difficoltà economiche verso la metà del sec. XIX, cui gli elementi rivoluzionarî persuasero che della loro miseria era responsabile esclusivamente il malgoverno britannico in Irlanda. Lo scopo era di creare in Irlanda una repubblica; primo "capo-centro" fu John O'Mahony, appoggiato dal giornale rivoluzionario The Irish People che James Stephens aveva fondato in Dublino nel novembre 1863. Maggiore impulso fu dato al movimento quando alla fine della guerra di secessione americana molti ex-combattenti irlandesi, divenuti esperti nell'uso delle armi e degli esplosivi e rimasti disoccupati, vi si aggregarono. Nel 1865 i feniani tentarono di catturare il Pigeon House Fort di Dublino, ciò che portò all'arresto e alla condanna al carcere di James Stephens, Charles O' Connell e altri. Una rivolta di 800 contadini nel Kerry fu subito repressa. Kelly e Deasy, che avevano tentato di assalire il castello di Chester, in Inghilterra, furono imprigionati a Manchester, e nel tentativo di liberarli compiuto dai loro amici, fu ucciso il sergente di polizia Brett; i tre capi degli assalitori, Allen, Larkin e O'Brien furono processati e giustiziati. Il loro supplizio, ritenuto eccessivo da molti anche in Inghilterra, destò indignazione in Irlanda, dove furono inscenate dimostrazioni per i "martiri" di Manchester. Nel 1867 i feniani cercarono di liberare il loro compagno Richard Burke, facendo saltare la prigione di Clerkenwell in Londra; e sebbene il tentativo fallisse, l'esplosione uccise 12 persone e ne ferì 120. Per questo fatto Michael Barrett fu giustiziato. Tali attentati ebbero l'effetto di richiamare l'attenzione sulle cose irlandesi.
D'altro canto i feniani d'America entrarono il 10 giugno 1866 nel Canada al comando di John O'Neill e si impadronirono di Fort Erie; ma a Ridgeway furono messi in rotta da un battaglione di volontarî canadesi. Nel 1870 fu fatto un secondo tentativo, ma i feniani furono dispersi al primo scontro con le truppe canadesi. In quello stesso anno Michael Davitt, che divenne poi uno dei capi del partito nazionalista irlandese, fu condannato a 15 anni di carcere per complotto rivoluzionario, ma fu graziato dopo sette anni: la società dei feniani aveva già ceduto il posto ad altre organizzazioni (v. irlanda: storia).
Bibl.: J. O'Connor, History of Ireland, 1798-1924, Londra 1925; P. Tynan, The Irish National Invincibles and their Times, Londra 1896; H. Le Caron, Twenty-five Years in the Secret Service, Londra 1892.