fenicotteri
I grandi filtratori di acque basse
La particolare conformazione del becco permette di riconoscere i fenicotteri a prima vista: il becco di questi trampolieri dalle lunghe zampe è specializzato nel filtrare l'acqua trattenendo minuscoli organismi sia vegetali sia animali. Troviamo i fenicotteri soprattutto nelle lagune salmastre del Mediterraneo, in alcuni grandi laghi dell'Africa e dell'America Meridionale. Il colore rosa o rosso può essere più o meno intenso a seconda della qualità del cibo
I fenicotteri sono trampolieri di grandi dimensioni, con zampe e collo lunghissimi. Gli esemplari più grossi possono misurare 190 cm dall'apice del becco alla punta delle dita. Il collo è formato da ben 19 vertebre cervicali. Il loro becco ha una forma caratteristica: è massiccio, allungato e ricurvo verso il basso. Tuttavia la curvatura non è graduale ma brusca, quasi formante un angolo retto. Ai lati del becco esistono tante lamelle cornee che fungono da filtro: l'acqua, pompata dalla lingua, attraversa il becco e fuoriesce lasciandovi dentro un insieme di piccoli organismi (minuscoli crostacei, larve di insetti, alghe microscopiche) che costituiscono l'alimentazione di questi uccelli.
La collocazione sistematica dei Fenicotteriformi è discussa: alcuni zoologi li ritengono affini alle cicogne; altri pensano che siano imparentati con le anatre. Studi recenti sul DNA avvalorano quest'ultima ipotesi, nata dall'intuizione di alcuni osservatori che hanno tenuto conto di vari caratteri quali la voce, i tipi di parassiti, la forma del becco nei nidiacei, la presenza della ghiandola dell'uropigio (la ghiandola posta vicino alla coda, che produce un grasso che gli uccelli spalmano sulle penne con il becco).
L'ordine dei Fenicotteriformi comprende solo cinque specie sparse in remote aree del Pianeta. La loro distribuzione, molto ampia ma frammentata, ci indica che questi animali erano più largamente diffusi in epoche passate e che oggi vivono in popolazioni relitte, cioè con distribuzione molto più ridotta rispetto a un tempo.
Probabilmente, i fenicotteri erano molto abbondanti in periodi in cui l'abbassamento del livello marino aveva creato tanti bacini salati o salmastri in cui l'alta temperatura e la scarsità di pesci favorivano lo sviluppo del plancton, piccoli crostacei e alghe di cui essi si nutrono. Condizioni favorevoli per i fenicotteri sono anche la presenza di rive sabbioso-argillose tranquille dove poter nidificare.
Il fenicottero rosso e il fenicottero rosa sono due sottospecie della stessa specie: il primo (Phoenicopterus ruber ruber) vive nelle paludi del Golfo del Messico, mentre il secondo (Phoenicopterus ruber roseus) si trova nei laghi salati del Mediterraneo, dell'Asia occidentale e dell'Africa. Il fenicottero minore (Phoenicoaias minor) è una specie di taglia più piccola e vive insieme al fenicottero rosa negli stessi laghi africani. Le differenze nelle dimensioni e nella forma del becco consentono a queste due specie di vivere insieme sfruttando diversi microrganismi, senza quindi competere tra loro. Il fenicottero rosa si nutre soprattutto di piccoli invertebrati, quello minore di alghe. Un fenomeno analogo si osserva tra il fenicottero del Cile (Phoenicopterus chilensis) e il fenicottero di James (Phoenicoparrus jamesi) che vivono negli stessi laghi dell'America Meridionale. Il fenicottero delle Ande (Phoenicoparrus andinus) vive nei laghi d'alta montagna dove nidifica a 4.000 m sul livello del mare.
La nidificazione dei fenicotteri avviene in colonie dove le femmine costruiscono il nido a brevissima distanza tra loro. Ciascuna depone un solo uovo all'interno di un nido a tronco di cono, fatto di fango e di altri materiali.
Il pulcino ha il becco dritto e corto, simile a quello delle oche, e un morbido piumino grigiastro. A tre settimane di vita il becco incomincia a piegarsi ma l'apparato filtrante sarà pronto solo dopo tre mesi. Nel frattempo, i genitori continuano a nutrire i piccoli, già capaci di volare, con un liquido rosso che emettono dall'esofago.
Il piumaggio dell'adulto compare tra i 3 e i 4 anni ma gli uccelli diventano capaci di riprodursi solo all'età di 6 anni. In compenso sono molto longevi: in cattività superano l'età di 30 anni continuando a riprodursi regolarmente. Il colore rosa o rosso degli adulti viene mantenuto grazie all'alimentazione e deriva dai pigmenti dei piccoli crostacei di cui si nutrono.