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FENOMENO

di Galvano Della Volpe - Enciclopedia Italiana (1932)
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FENOMENO (dal gr. τόϕαινόμενον "ciò che appare")

Galvano Della Volpe

Termine del linguaggio scientifico e filosofico. Aristotele chiama, di solito, ϕαινόμενον ciò che cade sotto i sensi, intendendo di opporlo, come il suo predecessore Platone, a ciò che è stabile, essenziale, immune dal flusso delle cose sensibili, cioè all'essere ideale e vero, alla verità (τὰ ὄντα, τὰ ἀληϑῆ). Questa antitesi filosofica fra ciò che è in apparenza e ciò che è realmente, risale veramente a Parmenide (col suo dualismo di opinione, apparenza, molteplicità da una parte e di verità, realtà, unità dall'altra). In seguito il termine ha assunto un significato assai più lato, servendo a esprimere ciò che si presenta alla coscienza, ciò che è percepito, sia esternamente sia internamente; e con esso si designano gli accadimenti che sono oggetto delle scienze in genere. Tale il significato che esso ha in Bacone, Cartesio, Leibniz.

In Kant esso significa ciò che è oggetto di esperienza possibile, ossia ciò che è percepito nello spazio e nel tempo, forme a priori della sensibilità, e determinato dalle categorie o concetti a priori dell'intelletto. Il fenomeno, così inteso, viene contrapposto sia al materiale sensibile grezzo (non ancora fenomenizzato nelle forme e categorie umane), sia, ciò che più importa, alla realtà in sé stessa, alla cosa in sé, inattingibile con le forme e categorie, che tutto ciò che investono rendono relativo a noi, fenomeno, e solo attingibile dalla ragione, onde la cosa in sé è detta noumeno (dal gr. νούμενον; ciò che è oggetto del νοῦς, della ragione). Per Kant il mondo fenomenico è il solo mondo reale che ci è dato conoscere, avendo la nostra conoscenza la sua occasione nei sensi ed essendo sprovvista di quell'organo puramente intellettuale col quale soltanto essa potrebbe cogliere la realtà come è in sé stessa. Infine è da notare che ferve tra i filosofi la discussione sull'opportunità di distinguere nettamente il fenomeno dal fatto, intendendo alcuni il fenomeno come il puro dato sensibile anteriore a ogni elaborazione intellettuale del soggetto, e il fatto, invece, il fenomeno elaborato e obiettivato dalla mente; mentre altri propende a intendere il fenomeno come un dato della coscienza già razionalizzato, adottando così il linguaggio kantiano. Tra gli scienziati l'Ampère propose di distinguere il fenomeno, come dato immediato che la scienza deve elaborare, dalle conceptions di quest'ultima.

Bibl.: I. Kant, Kritik d. reinen Vernunft, passim; E. Boirac, L'idée de phénomène, Parigi 1894; A. Lalande, Vocabul. techn. et crit. de la philos., II, Parigi 1926.

Vedi anche
noumeno Termine filosofico usato da Platone e ripreso da I. Kant. Per il primo, n. significa ciò che è pensato o pensabile dal puro intelletto, indipendentemente dall’esperienza sensibile, ossia le idee, in quanto distinte dagli oggetti sensibili. Kant intende per n. l’essenza pensabile, ma inconoscibile, della ... oggetto Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto a soggetto). In senso concreto, ogni cosa che cada sotto i sensi dell’uomo, in particolare che ... esperienza Filosofia In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà. J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei moti interni alla coscienza (riflessione). E. esterna ed e. ... categoria Diritto C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto il prestatore d’opera nell’ambito del rapporto di lavoro. È possibile distinguere le c. di fonte legale ...
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Vocabolario
baby fenomeno
baby fenomeno loc. s.le m. Giovanissimo straordinariamente abile. ◆ Diciamo subito che assoluto protagonista di questo riuscito festival jazz è stato il baby fenomeno Francesco Cafiso, che a soli 12 anni suona il sax da consumato professionista....
fenòmeno
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