ferace
Una sola occorrenza, in Pd XI 82, nel significato di " fecondo ": Oh ignota ricchezza! oh ben ferace! Così tutti i commentatori dal Buti ai moderni (in vari codici la variante verace; cfr. Petrocchi, Introduzione 233).
Isolato il Del Lungo, che propone: Oh ignota ricchezza, Oh benferace!, e annota: " benferace e malferace, due potenti vocaboli della lingua trecentesca ", citando dalla Cronica del Compagni (I 13): " uomini malferaci e maldisposti ". L'aggettivo è messo in bocca ai cospiratori contro Giano della Bella, in discorso diretto. Nel suo commento alla Cronica, il Del Lungo cita a quel luogo un passo dell'epistola di Lapo da Castiglionchio, dove parla dei signori di contado: " aveano più tenute, ed erano più maligni e malferaci ".