Pseudonimo del drammaturgo austriaco Theodor Tagger (Vienna 1891 - Berlino 1958). Fondò nel 1923 a Vienna il Renaissance-Theater; poi si trasferì a Berlino e nel 1933 emigrò negli Stati Uniti. Dopo i primi drammi espressionisti, si avvicinò piuttosto a un realismo psicoanalitico mirante a dare, in squarci audaci, un quadro delle morbose illusioni e aberrazioni del nuovo secolo (Krankheit der Jugend, 1928; Die Verbrecher, 1929; Die Kreatur, 1930). Da ultimo preferì, per la sua polemica teatrale, servirsi di drammi storici: Elisabeth von England (1930); Timon (1932); Napoleon I (1936); Fährten (1948).