Figlio (Parma 1751 - badia di Fontevivo 1802) del duca Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia. Educato dal Condillac, fu uomo di carattere debole e bigotto ma con un sincero interesse per la cultura; successe al padre nel 1765 e fino al 1771 fu sotto l'influenza diretta delle corti di Spagna e di Francia, lasciando la somma del potere a G. du Tillot. Se ne liberò tuttavia ben presto per l'ascendente preso sul suo animo dalla moglie (1769) Maria Amalia di Asburgo-Lorena, figlia di Maria Teresa, e annullò molti provvedimenti del du Tillot, avendo cura di mantenere soltanto l'illuminata politica culturale. Scoppiata la Rivoluzione francese, si mantenne neutrale nel 1796, ma dal Bonaparte fu costretto egualmente a sottoscrivere un oneroso trattato di pace. Avendogli il trattato di Lunéville (1801) assegnata la Toscana, F. non accettò il cambio vantaggioso, né volle lasciare il paese anche dopo l'elevazione del figlio Ludovico a re d'Etruria, preferendo restare sotto la sorveglianza del residente francese. Si sospettò che la sua morte fosse stata causata da veleno.