DI FENIZIO, Ferdinando
Economista, nato a Torino il 26 gennaio 1906, prof. di economia politica dal 1939 nelle univ. di Palermo, Ferrara, Parma e Pavia e quindi (1958) di politica economica e finanziaria all'univ. libera Luigi Bocconi di Milano. Direttore (dal 1945) della rivista economica L'Industria, svolge dal 1950 opera di consulenza presso il ministero del Bilancio: in particolare ha partecipato alla redazione del Piano Vanoni.
La sua attenzione di studioso si è rivolta successivamente a problemi monetarî e bancarî (1931-35), quindi a problemi connessi all'attività produttiva (1936-42) e al sistema economico in generale, con particolare riguardo all'occupazione (1945-50), a problemi ciclici e di sviluppo (1952-58) e infine a questioni metodologiche (1950-59). Profondo conoscitore di J. M. Keynes ha molto contribuito a divulgarne il pensiero in Italia.
Tra le opere principali ricordiamo: Recenti esperimenti in tema di "open market operations" agli Stati Uniti (Roma 1933); Considerazioni critiche attorno ad alcuni coefficienti algebrici di massima espansione creditizia (in Giornale degli economisti, maggio 1934); Questioni monetarie (Milano 1934, 2ª ed., 2 voll., 1938-39); Politica agraria tedesca. Saggio sull'economia regolata in Germania (ivi 1937); La reazione chimica come strumento produttivo, (in Giornale degli economisti, genn.-febbr. 1940); Economia politica (Milano 1941, 2ª ed. riveduta 1951); L'economia di guerra come economia di monopolio (Milano 1942); Studi keynesiani (in L'Industria, 1948); La metodologia di Oskar Morgenstern (in L'Industria, 1952); Due scritti sugli indici delle scorte in Italia (Milano 1953); È possibile una politica di spesa pubblica per livellare le fasi depressive dei "cicli brevi" in Italia? (in L'Industria, 1955); I fattori essenziali dello sviluppo economico, in Riv. di politica economica, 1956; Le leggi dell'economia (5 voll., Milano-Roma, 1958-60).