FERENCZI Sándor
Psicoanalista ungherese, nato a Miskolcz il 7 luglio 1873, morto a Budapest il 22 maggio 1933. Fu uno dei primi e più intelligenti seguaci di S. Freud, e sia nel lavoro terapeutico e psicoanalitico, sia nell'opera teorica - sparsa, oltre che in varî volumi, in numerosissimi brevi saggi e note pubblicati nelle riviste tecniche - mostrò costantemente un'originalità e una perspicacia eccezionali. Importanti i suoi saggi sulla traslazione affettiva e sulla suggestione, sullo sviluppo dell'Io, sui più diversi problemi della psicosessualità.
Opere principali: Hysterie und Pathoneurosen (1919); Zur Psycho analyse der paralytischen Geistesstörung (con I. Hollós, 1922); Populäre Vorträge über Psychoanalyse (1922); Versuch einer Genitaltheorie (1924); Entwicklungsziele der Psychoanalyse (con O. Rank, 1924); zur Psychoanalyse der Sexualgewohnheiten (1925); Bausteine zur Psychoanalyse (I e II, 1926; III, 1937): tutte pubblicate a Vienna.
Bibl.: Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse, 1933, fasc. 3.