VANDÉREM, Fernand-Henri
Letterato e giornalista francese, nato a Parigi il 25 giugno 1864. Esordì col romanzo La Patronne (1891, in vol. nel 1896) e, dopo altri romanzi e racconti, pubblicò nel 1897 Les deux rives che rimane il suo maggior successo. Al teatro ha dato, tra altro, Cher maître (1911), tipica espressione del giuoco intellettuale di un acuto critico qual è il V. che nelle sue numerose collaborazioni (Revue Bleue, Journal, Écho de Paris, Gil Blas, Figaro, Revue de Paris, Candide, ecc.) ha spesso rivendicato l'indipendenza della letteratura dalla politica, dall'università e dai filosofi. (Raccolta dei suoi articoli: Le Miroir des Lettres, volumi 8, 1918-29).
Opere principali oltre alle citate: romanzi e racconti: La Cendre (1894); Le Chemin de velours (1895); La Victime (1907, adattato per il teatro con lo stesso titolo insieme col Franc-Nohain, 1914); Gens d'à-présent (1912-14). Teatro: Le Calice (1899); La Pente douce (1901); Les Fresnay (1908). Si ricorda infine La Bibliophilie nouvelle: I, Giraud-Badin (1931).