LABORI, Fernand
Avvocato francese, nato a Reims nel 1860, morto a Parigi il 14 marzo 1917. Dotato di naturale eloquenza e ricco di dottrina giuridica, acquistò fama soprattutto come difensore in processi penali: ad esempio con l'arringa pronunciata in difesa dell'anarchico Vaillant che aveva gettato una bomba nell'aula della Camera dei deputati. Ma la maggior fama fu raggiunta dal L. con la difesa ch'egli si assunse dell'ex-capitano Alfredo Dreyfus, già condannato per spionaggio, sebbene innocente, alla deportazione nella Guiana, quando questi, dopo l'ardente campagna revisionista condotta dallo Zola, fu rinviato dinnanzi a un nuovo tribunale militare sedente a Rennes. Dal 1911 al 1913 il L. presiedette il Consiglio dell'ordine degli avvocati parigini. Nel 1914 ebbe un ultimo periodo di grande notorietà all'epoca del processo contro la moglie del ministro Caillaux, che aveva ucciso il direttore del Figaro, Calmette. Pubblicò parecchie delle sue più celebri arringhe e un volume di storia giudiziaria dedicata al famoso processo della collana. Il L. aveva fondato un periodico giuridico intitolato Revue du Palais. Fu pure redattore capo d'un altro giornale rivolto al pubblico degli avvocati, La gazette du Palais. Ebbe infine parte direttiva nella pubblicazione del Repertoire enciclopédique du droit français.