Ferrara
Città dell’Emilia-Romagna. Le prime notizie su F. risalgono alla seconda metà dell’8° sec. come sede di un ducato longobardo. Nel 774 passò ai papi che la concessero in feudo (988) ai marchesi di Canossa. Contesa tra guelfi (Adelardi) e ghibellini (Salinguerra), con i primi entrò nella Lega lombarda. Quando fu incorporata nei domini degli Estensi, che ne ottennero l’investitura dalla Santa Sede (1332), iniziò per F. un’epoca di grande splendore: Alberto V ottenne la bolla di fondazione dell’università (1391) e nel 15° sec. la città divenne centro di risonanza europea della cultura rinascimentale. Durante il governo di Ercole II (1543-59), per opera della moglie Renata di Francia, si diffuse a F. il calvinismo. La devoluzione del ducato alla Chiesa (1598), con il trasferimento a Modena della corte estense, segnò la decadenza economica e intellettuale. Occupata dai francesi (1796), F. fece parte della Repubblica Cispadana e di quella Cisalpina (1797-99); fu in potere degli austriaci (1799-1801) e poi capoluogo del dipartimento del Basso Po nel regno d’Italia (fino al 1814). Restituita alla Chiesa (1815), partecipò ai moti del 1831. L’Austria la occupò militarmente (1847-59); con il plebiscito del 1860 fu riunita al regno d’Italia.