FERRUCCI
Famiglia fiesolana di scultori e pittori, proveniente probabilmente da Piombino, stabilitasi in età medioevale a Firenze, dove molti suoi esponenti ricoprirono incarichi importanti nell'amministrazione e nel governo cittadino. Da questa famiglia, tra il sec. XIII e il XIV, si separò un ramo cadetto, che trasferitosi a Fiesole, si dedicò prevalentemente alla scultura.
Da Sandro, primo membro oggi noto del ramo fiesolano della famiglia, nacque Giovanni, detto Nanni, "nominato con li zii Leonardo e Bartolomeo nel Monumento di Ms. Bindo [Ferrucci, vescovo di Fiesole]" (Carte Pucci, sec. XIX). Da Nanni e dalla moglie Ciulla nacquero Simone (1402) e Marco (1407), dai quali discesero tutti gli artisti Ferrucci.
Lo scultore Simone di Nanni (v. voce in questo Dizionario) fupadre di vari figli, tra i quali Taddeo (nato nel 1425) e Francesco (v. voce), padre a sua volta di Bastiano, artista nato a Firenze nel 1479 e documentato all'inizio del sec. XVI a Roma. Da Taddeo di Simone discese un ramo di scultori, che, prendendo il soprannome dal loro avo, furono chiamati Ferrucci del Tadda. Tra i figli di Taddeo si distinse Giovanni, che si dedicò all'attività di scalpellino e che nel 1497 fu padre di Francesco (v. voce), artista morto a Firenze nel 1585 e detentore del segreto della lavorazione del porfido. Da Francesco nacquero Vincenzo, Cosimo, Giovan Battista e Romolo (v. voce). Da GiovanBattista, nato negli anni Trenta del sec. XVI e morto nel 1617, discesero gli scultori Francesco, collaboratore del padre in alcuni restauri e documentato nell'intaglio di pietre tenere nel 1598, Pompeo (v. voce), e infine Matteo (v. voce). Da Romolo non discesero invece scultori e l'erede delle sue sostanze fu il figlio Giovan Battista, procuratore fiorentino, morto nel 1687.
Dal ramo di Marco di Nanni si scisse un'altra linea di artisti. Coniugato con madonna Checca, Marco fu padre di Sandro e di Piero, nati rispettivamente nel 1433 e nel 1435. Il figlio più importante di Piero fu Andrea (noto anche come Andrea da Fiesole: v. voce). Figlio di Piero e non di Marco, come viene indicato frequentemente, fu anche Domenico. Da questo nacque Bastiano, che fu padre dello scalpellino Michelangelo, morto nel 1593, padre a sua volta dello scultore Andrea (v. voce) e del pittore Nicodemo (v. voce). Quest'ultimo ebbe molti figli, scomparsi in gran parte in giovane età, tra i quali ricorderemo Michele, Giovan Battista e Francesco. Francesco, che morì a Firenze nel 1678, lasciò erede dei suoi beni la figlia Maria Camilla, coniugata con il nobile Girolamo Pieralli. Dalla linea di Sandro di Marco discesero Simone, Marco e Michele. Quest'ultimo fu padre di Simone e di Bartolomeo. Figlio di Simone fu lo scalpellino Michele, nato nel 1614 e morto nel 1684, autore di un altare nella chiesa di S. Maria del Fiore a Lapo a Firenze, mentre da Bartolomeo nacque nel 1619 il pittore Giovan Domenico (v. voce).
Fonti e Bibl.: Fiesole, Arch. capitolare, Atti anagrafici parrocchiali, sezione XIX, nn.3-6, cc. varie; Arch. di Stato di Firenze, Carte Ceramelli Papiani (ms. sec. XIX), nn. 1995- 1998, 5597, 7366, cc. n.n.; Ibid., Carte Sebregondi (ms. sec. XIX), nn. 2188, 2189, cc. n.n.; Ibid., Manoscritti, 596 II: Carte Pucci (ms. sec. XIX), sc. V, 35, cc. n.n.; Firenze, Bibl. naz., Necrologio Cirri (ms. sec. XIX), VII, cc. 513-517; Ibid., Poligrafo Gargani (ms. sec. XIX), nn. 804-806, cc. n.n.; G. Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori [1568], a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, pp. 458-461; IV, ibid. 1879, pp. 475-482; F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno...[1681-1728], a cura di F. Ranalli, III, Firenze 1846, pp. 533-545; A. Ademollo, Marietta de' Ricci ovvero Firenze al tempo dell'assedio, VI,Firenze 1845, pp. 1909-1913; A. Guerri, Una famiglia di artisti fiesolani: i F., in L'Illustratore fiorentino, n.s., III (1906), pp. 13-16; C. von Fabriczy, Die Bildhauerfamilie F. aus Fiesole, in Jahrbuch der K. preussischen Kunstsammiungen, Beiheft, XXIX(1908), pp. 1-28; F. Schottmüller, in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XI,Leipzig 1915, pp. 489-495; A. Matteoli, Intorno a Niccodemo F. ...,in Commentari, XXV (1973), pp. 111, 113; S. Bellesi, Precisazioni sulla vita e sull'attività dello scultore fiorentino Andrea di Michelangelo F., in Antichità viva, XXVIII (1989), 1, pp. 50, 53.