fervere
Dal latino fervere, " bollire "; ricorre sempre in senso figurato e sempre nella III persona del presente indicativo.
Nel significato di " ardere ", in Pg XXVII 79, è detto del sole nell'ora più calda del giorno, contrapposto all'ombra dove si stanno ruminando manse / le capre (vv. 76-77); in Pd XXX 2 ferve l'ora sesta, perché è mezzogiorno.
Nel Paradiso il verbo è usato tre volte e indica l'intensificarsi dell'amore delle anime o degli angeli che si manifesta come ardore - luce: in XXI 68 più e tanto amor quinci sù ferve, / sì come il fiammeggiar ti manifesta, e XXIX 141 d'amar la dolcezza / diversamente in essa [nella natura angelica] ferve e tepe. Ugualmente è riferito a lo real manto di tutti i volumi, il Primo Mobile, che più ferve e più s'avviva / ne l'alito di Dio e nei costumi (XXIII 113; cfr. Cv II III 9, dove D. afferma che ferventissimo appetito.., è 'n ciascuna parte di quello nono cielo).