Festa di Dante
di Dante Giornale di due fogli in 4°, stampato a Firenze dal 10 maggio 1864 all'11 giugno 1865, a cura della direzione del " Giornale del centenario " (Giuseppe Conti ne era il gerente responsabile) col sottotitolo di " Letture domenicali del popolo Italiano " (" fiorentino " però sino al 12 giugno 1864); di più che chiara tendenza laica-liberale, era sorto con lo scopo preciso di preparare il popolo " alla gran festa in memoria di Dante ". Anima di esso fino al settembre 1864 fu G. Pieri (i pochissimi articoli firmati recano il suo nome [Vita di D. raccontata al popolo], o le sue iniziali [Il ritratto di D.]; suoi sono i ‛ dialoghetti ' a mo' di apologo di terza o quarta pagina).
Sconosciuti gli altri collaboratori che pur s'ingegnarono a divulgare, esponendoli in forma elementare, problemi anche ardui, o almeno complessi. Alcuni titoli bastano a offrire un'idea del giornale: Leggende, cronache e storie dei tempi di D.; Catechismo dantesco; Canti della D.C. ridotti in prosa; D. secondo Gioberti; Il potere temporale giudicato da D.; I commentatori di D.; Costumi del tempo di Dante. Molti articoli interessavano invece direttamente le celebrazioni del centenario; in altri venivano additate ed esaltate le ‛ virtù ' di D. come, ad esempio, l'amor di patria; o, a celebrazioni avvenute, l'Addio al popolo (11. maggio [sic] 1865): " Delle nostre fatiche fu compenso la festa bellissima... ma più ancora saremo premiati se, dietro i grandi esempi di D., serberete le virtù cittadine che hanno fatto l'Italia, e se, forti nello stesso fermo volere che ci ha salvati, proseguirete a combattere colla vostra saggezza i nemici interni ed esterni che fanno conto sulla nostra debolezza ".
Bibl. - A. Vallone, La critica dantesca nell'Ottocento, Firenze 1958, 30.