feto
Il prodotto del concepimento considerato durante il suo sviluppo intrauterino dal momento in cui assume le caratteristiche della specie. Nella specie umana tali caratteri compaiono allla fine del 2° mese di gestazione, quando termina la fase embrionale dello sviluppo intrauterino e inizia il periodo fetale, nel quale gli abbozzi di tutti gli organi e apparati formatisi nel periodo embrionale si accrescono e maturano. Nei mesi successivi, il f. si accresce di peso e di volume e gradualmente si sviluppano le capacità funzionali dei vari organi. In rapporto alla vitalità del f., la sua espulsione entro il 6° mese corrisponde all’aborto, mentre in epoca successiva si definisce parto. L’integrità del f. può essere seriamente compromessa dalle alterazioni delle condizioni di omeostasi materne e dalle sostanze farmacologiche somministrate alla madre.
Il f. è immerso nel liquido amniotico. Le sostanze necessarie al mantenimento e all’accrescimento arrivano al f. attraverso la placenta e dalla vena ombelicale, che decorre nel cordone ombelicale e porta al f. il sangue ossigenato e ricco di sostanze nutritizie. La respirazione fetale inizia già alla 12a settimana; gli scambi gassosi avvengono attraverso la placenta e non attraverso i polmoni, che diverranno funzionali solo alla nascita.
Dalla fine della 6a settimana di gestazione si rileva il battito cardiaco e alla fine del 2° mese di gestazione l’apparato circolatorio subisce importanti modificazioni; nel cuore fetale la parte destra e sinistra mostrano estese comunicazioni (forame ovale o di Botallo), che si chiuderanno alla nascita. Nella prima parte della gravidanza è particolarmente evidente l’accrescimento del cervello, più veloce di quello corporeo. All’8a settimana l’attività sinaptica è sufficientemente sviluppata da permettere la flessione del collo e del tronco. Alla fine del 3° mese si formano i centri di ossificazione e sono visibili le dita delle mani e dei piedi; iniziano a differenziarsi i genitali esterni. Al 4° mese di gravidanza viene acquisita la capacità di chiudere il pugno; il tratto gastrointestinale è sviluppato al punto di permettere al f. di deglutire liquido amniotico, di assorbire buona parte dell’acqua in esso contenuta, di fare avanzare la parte non assorbita fino al tratto distale del colon; il riflesso della suzione tuttavia non è presente prima del 6° mese. Il rene fetale inizia a funzionare intorno alla 18a settimana e, verso la fine della gestazione, viene prodotta una quantità tale di urina da modificare in modo significativo la composizione del liquido amniotico. Nella seconda metà della gravidanza, in partic. nelle ultime 10 settimane, sia il cervello sia il corpo raddoppiano di peso. Dal 7° mese di gestazione l’occhio è sensibile alla luce, ma la capacità di percepire le forme e i colori non è completa. L’orecchio interno, medio ed esterno appaiono sviluppati a metà della gravidanza.
Al momento del parto il f. raggiunge in genere poco più di 3 kg, è lungo 48÷52 cm, ha cute rosea, capelli lunghi un paio di cm. È ricoperto, specialmente in alcune regioni (collo, ascelle, inguini), dalla cosiddetta vernice caseosa, prodotta dalle ghiandole sebacee della cute. I feti inferiori ai 3 kg di peso sono detti microsomi, quelli superiori macrosomi.
Condizione legata a un alterato trasporto di O e di substrati dalla madre al f., che può essere causato da molteplici fattori (per es., ipotensione, ipertensione, marcata ipovolemia, aumentata viscosità, iperattività uterina, nonché presenza di vasocostrittori, endogeni ed esogeni, e progestinici sintetici). Tra le cause di diminuita ossigenazione fetale possono essere l’anemia fetale (come nell’eritroblastosi) e diverse emoglobinopatie materne o fetali.
Ritardo di crescita fetale