FIAT
. Società di costruzioni automobilistiche e meccaniche in genere, con sede in Torino.
Fu nel 1899, agli albori dell'automobilismo, che G. Agnelli, in collaborazione con altri, prese l'iniziativa di creare in Torino la prima fabbrica italiana di automobili (Fabbrica Italiana Automobili Torino, donde la sigla Fiat). La società sorse con un capitale di 800 mila lire e costruì stabilimenti che occupavano un'area di 10.000 mq. e impiegavano una cinquantina d'operai. Ebbe immediato successo di vendita e di propaganda, specialmente attraverso le vittorie riportate dalle sue automobili da corsa, e mentre nel 1905 già poteva ampliare e migliorare gl'impianti, portandoli a occupare un'area di 41.521 mq., nel 1906 poteva aumentare il capitale a 9 milioni, cambiando la propria denominazione in quella di "Soc. An. Fabbrica Italiana Automobili Fiat". Su questa base finanziaria più larga, G. Agnelli poté attuare un piano di sviluppo di industrie sussidiarie, e assicurare all'impresa rifornimento di materie prime, lavorazioni complementari e produzioni accessorie, organi di penetrazione e vendita sia in Italia sia all'estero. Nello stesso anno 1906 la società iniziava la costruzione dei primi veicoli industriali, i cosiddetti autobus Fiat, destinandoli alla Società Italiana Trasporti Automobilistici (Sita), sua diretta emanazione, il cui scopo era di gradualmente estendere la rete di autolinee in servizio pubblico postale e da gran turismo in Italia. Nel 1908, dopo fortunata esperienza, poteva creare per prima in Italia un motore d'aviazione di serie. Nel 1911, durante la guerra libica, creò altri veicoli da trasporto, i famosi Fiat 15 ter, che dovevano servire a scopi bellici, e che costituiscono la base dell'odierno autocarro. Quasi contemporaneamente, creava le prime trattrici stradali e agricole, il cui successo fu grande, e portò più tardi (1928) ad accentrarne la produzione in apposito stabilimento a Modena (Officina Costruzioni Industriali).
Nel 1915, con l'entrata dell'Italia in guerra, la Fiat, che già occupava 7600 operai, doveva ancora ampliare i suoi stabilimenti, creando fra l'altro una sezione per la costruzione di apparecchi aviatorî. Nel 1917 aumentava il suo capitale a 50 milioni, iniziava i lavori per la costruzione del grandioso stabilimento del Lingotto, destinato alla fabbricazione delle automobili, ed entrava nel campo della produzione siderurgica, incorporandosi le Ferriere piemontesi di Torino e Avigliana, e riorganizzando ulteriormente le Acciaierie di Torino in suo possesso, nelle quali un anno dopo doveva entrare in funzione uno dei più grandi forni elettrici sino allora creati, il forno elettrico Fiat. Inoltre la società si occupava di motori Diesel, marini e industriali, organizzandone la produzione nell'apposito stabilimento Fiat Grandi Motori, uno dei maggiori del mondo, e creava, riunendo varî stabilimenti esistenti, una sezione di materiale ferroviario. Il dopoguerra non rallentava l'attività della società. Nel 1921 entrava in attività il grandioso stabilimento del Lingotto. Nel 1924 veniva aumentato il capitale della società a 400 milioni di lire. Attualmente, la società conta dodici stabilimenti, su un'area di 20 milioni di mq. (escluse le proprietà immobiliari all'estero) e impiega ben 35 mila persone. Estende la sua azione su varie altre società collaterali, e su svariatissime branche produttive, così da esaurire, con ciclo completo proprio, la lavorazione di mezzi di trasporto e trazione e di apparecchiature accessorie. Ne è sempre a capo G. Agnelli, amministratore delegato dalla fondazione, presidente dal 1920, la cui opera di pioniere in questo campo, ha avuto pieno riconoscimento con la nomina a senatore (1923).
Dei numerosi stabilimenti Fiat (a Torino, Milano, Modena) il più importante è il torinese Lingotto, costituito da un gruppo di edifici in cemento armato che si stendono per la lunghezza di due chilometri, su una superficie, sviluppata, di oltre 350.000 mq. Ognuna delle officine di questo stabilimento lavora uno o alcuni dei pezzi componenti l'insieme dell'automobile: procede secondo cicli precisati su linea a flusso continuo, portanti gli elementi ai montaggi di gruppo, e i gruppi ai montaggi finali. La lavorazione si sviluppa elevandosi da un piano all'altro, Nel penultimo piano avviene il montaggio finale. La vettura completa sale quindi al piano superiore e si lancia sulla pista, che ad oltre 30 metri dal suolo si sviluppa sulla sommità dello stabilimento ed è costruita in modo da permettere, con la massima sicurezza, grandi velocità. Due grandi rampe elicoidali consentono di accedere anche in automobile a tutti i piani del Lingotto. La Fiat ha anche allestita nel parco di Stupinigi una sua pista sperimentale, che, su un rettilineo di 4 km., consente ogni più severo collaudo dei veicoli, essendo stati in essa costruiti appositamente i più diversi tipi di terreno accidentato.