FIAT (XV, p. 206; App. I, p. 588)
Dal 1939 il più vasto e moderno stabilimento Fiat è il "Fiat-Mirafiori": l'officina principale si sviluppa a piano unico su un fronte di mezzo km. e una profondità di 740 m. Lo stabilimento comprende officine per 22.000 operai in 2 turni, e palazzo degli uffici e della direzione. L'area del terreno della "Mirafiori" è di un milione di mq., la superficie coperta di 300.000 mq.
Durante la guerra la Fiat ha subìto danni per oltre 20 miliardi di lire; già alla fine del 1947 tali danni risultavano quasi interamente riparati. In un cinquantennio, dal 1899 ad oggi, attraverso incessanti sviluppi (che inizialmente furono propiziati anche dalle grandi ripetute vittorie delle macchine da corsa Fiat nei circuiti e raids internazionali con corridori di fama mondiale quali Nazzaro, Lancia, Bordino, Cagno, Salamano e altri), la Fiat è divenuta non soltanto la maggiore fabbrica automobilistica italiana, una delle maggiori d'Europa, ma si è accresciuta di molte altre produzioni siderurgiche metallurgiche e meccaniche, e di complesse organizzazioni strumentali a raggio internazionale. Ha un ciclo completo di lavorazioni, da quelle minerarie o siderurgiche e metallurgiche della materia prima ai prodotti terminali; ed esse si svolgono in una quindicina di stabilimenti per la maggior parte in Torino. Stabilimenti, sedi e terreni Fiat occupano un'area complessiva di circa 24 milioni di mq. Il capitale sociale della Fiat è attualmente di 12 miliardi di lire; il numero dei dipendenti (dirigenti, impiegati, operai) in Italia e all'estero di circa 60.000. Il potenziale di lavoro della Fiat è tale che, considerati i familiari dei dipendenti e gli addetti a tutte le attività che intorno alla Fiat si sviluppano, si può calcolare che poco meno della metà della popolazione torinese è direttamente o indirettamente interessata ad esso.
Le odierne attività di produzione della Fiat interessano i seguenti settori: miniere, siderurgia e metallurgia, automobilismo, motorizzazione agricola, aeronautica, motori navali, materiale ferroviario e tranviario, applicazioni speciali (frigoriferi e altri apparecchi elettro-domestici), macchine utensili, lubrificanti. L'organizzazione commerciale e di assistenza in Italia comprende 21 filiali, 350 commissionarî, uffici e ispettorati; all'estero, filiali, concessionarî, ispettorati in quasi tutti i paesi di ogni continente. All'organizzazione industriale diretta Fiat si riconnettono organizzazioni complementari indirette con gestioni proprie o partecipazioni in società altrui, originate da ragioni tecniche di produzione, di appoggio difesa assistenza e approvvigionamento alle produzioni Fiat. Nel settore dell'autotrasporto pubblico la Fiat - oltre che con la costruzione degli autobus e degli autocarri - ha dato e dà forti incrementi anche con società proprie, la principale delle quali è la SITA (Società italiana trasporti automobilistici), avente la sede centrale in Firenze.
Continuando la sua tradizionale funzione di massima promotrice della diffusione dell'automobile in Italia, la Fiat ha in questi ultimi tempi grandemente intensificato la produzione di autovetture utilitarie, prima del tipo "Balilla" poi del tipo "Topolino" 500, oggi perfezionato nel tipo 500 B di recentissima fabbricazione.
Parallelo allo sviluppo industriale è stato alla Fiat lo sviluppo delle istituzioni e attività assistenziali per i lavoratori e le loro famiglie: dal servizio medico all'assistenza sociale di fabbrica, all'assistenza centrale, alla mutua lavoratori, ai collegi e colonie per i figli dei dipendenti, ai nidi d'infanzia, alle tenute agricole, ai servizî di mensa, ai circoli ricreativi e sportivi, ai convalescenziarî e sanatorî.
Dopo la morte (1946) di Giovanni Agnelli (v., in questa App.) fondatore della Fiat e promotore del suo grandioso sviluppo, è stato chiamato a coprire la carica di presidente e amministratore delegato Vittorio Valletta (n. a Sampierdarena, il 28 luglio 1883), già direttore generale dal 1928.