Fibonacci
Fibonacci Leonardo (Pisa 1170 ca - 1230) matematico italiano noto anche come Leonardo Pisano o da Pisa. Il soprannome con cui è passato alla storia deriva dal nome del padre, Guglielmo Bonacci (da cui appunto Fibonacci, cioè fìlius Bonaccii). Poco si sa della sua vita. Certamente apprese la numerazione indoaraba, l’uso del sistema posizionale in base dieci e le tecniche di calcolo aritmetico dapprima a Bugia (presso Algeri) dove il padre era doganiere per conto dei mercanti pisani, poi in numerosi viaggi di commercio in Oriente e nel bacino del Mediterraneo. Diffuse tali conoscenze in Europa con il Liber abaci (1202, rielaborato nel 1228). Fibonacci riveste per questo un ruolo estremamente importante nella storia della matematica e della cultura del mondo occidentale. Le parole di esordio del primo capitolo del Liber abaci possono oggi far sorridere chi ha imparato la scrittura dei numeri alla scuola elementare o primaria, ma all’epoca tale rappresentazione dei numeri costituiva una novità assoluta, non facile da comprendere per chi era abituato al sistema di numerazione romano: «Le nove cifre utilizzate dagli indiani sono queste: 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1. Con queste nove cifre e con questo altro segno, 0, che in arabo si chiama zephirus (zero) si scrive un qualunque altro numero, come si mostrerà tra poco». Il Liber abaci rappresenta una sorta di enciclopedia di algebra dove è raccolto tutto il sapere matematico dell’antichità greca e araba. Nei 15 capitoli in cui è diviso vengono esposti: la numerazione posizionale indiana adottata dagli arabi, le varie operazioni tra numeri interi e frazionari, le progressioni aritmetiche e geometriche, alcune successioni, la risoluzione (con metodi geometrici) di alcune equazioni di primo e secondo grado, il calcolo dei radicali, problemi di computisteria relativi alla tenuta di libri contabili, a questioni tecnico-commerciali (come l’ammortamento di un prestito oneroso), a cambi di monete. Fibonacci scrisse anche opere dedicate alla misura delle figure piane e alle equazioni algebriche (Flos Leonardi e Liber quadratorum). Nella Practica geometriae (1220) sono sviluppate varie questioni di geometria euclidea.