ficcare
" Spingere dentro ", come in Fiore CCXXX 1 Per più volte falli' a lui ficcare; con la preposizione ‛ per ', vale " spingere lungo ", detto delle serpi, che ficcavan per le ren [dei ladri] la coda / e 'l capo (If XXIV 95; il Torraca propone il riferimento " sotto le mani legate ").
L'oggetto espresso determina vari significati particolari: ‛ f. i denti ' vale " mordere ", " sbranare ", in If XXX 34 se l'altro non ti ficchi / li denti a dosso; ‛ f. il cuore ' significa " concentrare il sentimento ", in Fiore CLXIII 5 E non dobbiamo andar il cuor ficcando / in un sol luogo.
Nella forma intransitiva pronominale di Pg XXI 111 ne li occhi ove 'l sembiante più si ficca, vale " imprimersi " (" si dimostra ", Vellutello), o forse meglio " collocarsi " (Lombardi), per significare che negli occhi meglio si esprime il sentimento (cfr. Cv III VIII 6 ss.). Per il Tommaseo, f. qui " non è ben chiaro; par dica: si nasconde; e cercasi trarnelo fuori con l'occhio; quando gli altri segni della persona non dicano l'animo ".
Le locuzioni ‛ f. lo viso ', ‛ f. li occhi ' significano " rivolgere lo sguardo con viva tensione ", come in If IV 11 per ficcar [" per quanto ficcassi "] lo viso a fondo, / io non vi discernea alcuna cosa. Con la preposizione ‛ per ', ‛ f. li occhi ' vale " scrutare ", " guardare attraverso ": If XV 26 ficcaï li occhi per lo cotto aspetto (il grido di meraviglia di Brunetto Latini induce D. a sforzarsi di scrutare attentamente il cotto aspetto del dannato per poterlo riconoscere); Pg XIII 43 e XXIII 2; Pd XXXIII 83 io presunsi / ficcar lo viso per la luce etterna; VII 94 Ficca mo l'occhio per entro l'abisso / de l'etterno consiglio: l'esortazione è giustificata dall'arduo tema della redenzione.
Con ‛ a ' e ‛ verso ', vale " indirizzare lo sguardo ": If XII 46 ficca li occhi a valle, e Pg VIII 11 ficcando li occhi verso l'orïente: in quest'ultimo caso riceve dal contesto una maggiore intensità, in quanto si esprime il fervore dell'atto e della successiva preghiera. Ha lo stesso valore con la preposizione ‛ in ', in Pg XXVII 126 in me ficcò Virgilio li occhi suoi, dove concorre a significare la solennità e il calore affettivo del congedo di Virgilio dal discepolo.
In Pd XXI 16 Ficca di retro a li occhi tuoi la mente (e cfr. anche tu rificchi / la mente pur a le cose terrene, Pg XV 64), la locuzione esprime il rapporto tra la tensione fisica del vedere e quella intellettuale del capire.