fidanza
Vale " fiducia ", ed è quasi figurato nell'insolita immagine di If XI 54 colui che 'n lui fida / e... quel che fidanza non imborsa, dove la correlazione con ‛ fidare ' commisura la gravità della fraudolenza. La medesima accezione in Pg X 123 fidanza avete ne ' retrosi passi: qui però il contesto fa pensare a un eccesso di fiducia (" che dà ardimento orgoglioso ", Tommaseo, Dizionario) o a una sua errata collocazione.
Come la f. è effetto dello sperare, può assumere proprio l'accezione di " attesa fiduciosa " ovvero " speranza ": Pd XXII 55 così m'ha dilatata mia fidanza.
Le locuzioni ‛ prender f. in ', ‛ dar f. ' significano " aver fiducia, affidamento ", come in Rime dubbie XX 9 Ne gli altri due non so prender fidanza (si esprime il concetto che nessuno dei due pesieri dà al poeta affidamento, e pertanto egli non sa scegliete quale sia il meno dubitoso), o " affidarsi ", come in Fiore IX 9 ciò è Amor, a cui dat'hai fidanza (anche qui il contesto suggerisce il senso dell'eccesso o dell'errata collocazione, come nel citato Pg X 123).
La locuzione ‛ a f. ', di Pg XIII 16 0 dolce lume a cui fidanza i' entro, vale " avendo fiducia ", " affidandomi ": come Catone aveva suggerito (Pg I 107-108) per l'inizio dell'ascesa, Virgilio si affida al sole nell'affrontare il nuovo cammino (nel significato allegorico del passo, della necessità che il processo penitenziale e redentivo si sviluppi nella luce della verità, si ravvisa meglio il valore della fiducia come atto di speranza e di fede).