FIERASFER (it. galiotto; ted. Eingeweidefisch)
Genere (Cuvier 1817) di Pesci ossei, prima ascritto alla famiglia Ophidiidae, e ora considerato come rappresentante di una speciale famiglia (Fierasferidae) del sottordine Heteromii. Non supera i 20 cm. di lunghezza; ha corpo molto allungato e sottile che termina con coda acuminata o troncata, privo di squamme; bocca piccola, inferiore, con denti cardiformi sulle mascelle, sul vomere e sul palato; pinne dorsali e anale molto lunghe, formate di soli raggi molli, raggiungono l'estremità della coda; ventrali assenti. L'ano è collocato immediatamente dietro l'apertura branchiale, assai grande. Se ne conoscono circa dieci specie dei mari temperati; due si trovano nel Mediterraneo, a piccole profondità.
I Fierasfer vivono nell'intestino di varie specie di Oloturie, e anche entro grossi molluschi bivalvi. Le loro abitudini furono studiate da C. Emery nel Fierasfer acus dei nostri mari.
L'Emery constatò che questi s'introducono nelle Oloturie attraverso l'orificio cloacale; si allogano in un sacco branchiale del quale poi rompono le pareti e penetrano nella cavità del corpo. Non sono parassiti, ma semplici inquilini, perché si nutrono di piccoli crostacei che ghermiscono spesso senza abbandonare l'ospite. La forma larvale, caratterizzata da un lungo processo dorsale con lobi foliacei, fu descritta da F. Gasco (v.) come genere diverso col nome di Vexillifer De Filippii.
Bibl.: C. Emery, Le specie del genere Fierasfer nel golfo di Napoli e regioni limitrofe, in Mem. R. Acc. Naz. Lincei, s. 3ª, VII (1880).