Vedi Figi dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Le Figi sono un arcipelago dell’Oceania che comprende 332 isole, un terzo delle quali abitate su base permanente. Tre quarti della popolazione vive sull’isola principale, Viti Levu, che è anche la capitale del paese.
Il paese, indipendente dal 1970, ha vissuto una serie di colpi di stato relativamente frequenti. Le autorità civili e militari delle Figi hanno a più riprese alternativamente sospeso, riformato o abrogato la costituzione vigente, fino al temporaneo abbandono del Commonwealth britannico (1987-97). L’ultimo colpo di stato risale al dicembre 2006, quando Voreqe Bainimarama ha assunto la carica di presidente della repubblica prima e di primo ministro di un governo ad interim (di fatto un regime militare).
L’instabilità interna è dovuta principalmente alla composizione etnica della popolazione figiana: il 57% degli abitanti dell’arcipelago è indigeno, mentre il 38% è di discendenza indiana. Tale divisione si riflette in maniera determinante sul sistema politico: lo United Fiji Party (Sdl) tutela gli interessi dei nativi, mentre il Fiji Labour Party (Flp) rappresenta gli Indo-figiani. Fin dall’indipendenza i nativi hanno conquistato l’egemonia politica, facendo leva sull’allora limitata maggioranza demografica e sul controllo dell’apparato militare. L’attuale preponderante maggioranza di nativi è frutto della progressiva emigrazione della popolazione di discendenza indiana, che – mediamente più ricca e predominante nel settore commerciale, ma oppressa e discriminata – ha contribuito per quasi l’80% all’elevata emigrazione che caratterizza il paese. I figiani emigrati all’estero sono 182.000, ovvero il 21% della popolazione dell’isola.
La giunta ha scontato sin dal suo arrivo al potere un forte isolamento internazionale. Le relazioni con l’Australia e con la Nuova Zelanda si sono deteriorate, la partecipazione del paese al Commonwealth è stata sospesa (parzialmente nel 2006 e totalmente dal 2009) e altrettanto è accaduto per la partecipazione al Forum delle Isole del Pacifico. Proprio a causa di questo recente isolamento, le Figi stanno tentando di approfondire i rapporti economici e militari con la Cina, finora con scarsi risultati. Tuttavia, l'annuncio da parte di Bainimarama di una nuova Costituzione entro il 2013 e di nuove elezioni – ripetutamente rimandate – per il 2014, ha portato al ristabilimento delle relazioni diplomatiche con Canberra e Wellington. Il paese contribuisce attivamente alle missioni delle Nazioni Unite, il che costituisce una non trascurabile fonte di reddito per il governo.
Nonostante l’economia delle Figi sia quantitativamente piccola, il pil pro capite risulta essere il più alto tra tutti gli stati dell’Oceania (4.620 dollari). Il sistema economico risente della corruzione diffusa, che rappresenta un freno allo sviluppo e l’ultimo golpe ha avuto un impatto molto negativo sull’economia nazionale. Il flusso di turisti verso l’isola è notevolmente diminuito e la già declinante industria zuccheriera – che sostiene quasi un quarto dell’economia – ha patito il contraccolpo della perdita dei benefici commerciali concessi precedentemente dall’Unione Europea. Il flusso di turisti ha però ricominciato a crescere nel 2010 e con esso il pil, che nel 2012 dovrebbe registrare una crescita superiore al 2,5%.